La maggior parte delle connessioni stabilite dalle app Android più scaricate sono effettuate all’insaputa dell’utente e molti dati sono trasmessi per scopi non chiari. Lo dice un istituto autorevole ed indipendente, ovvero il Massachusetts Institute of Technology (MIT) i cui ricercatori hanno scoperto un inusitato numero di app del Robottino che, senza farlo sapere, “chiamano casa”, spesso senza una ragione precisa.
Nello studio sono stati analizzati i dati ricevuti e trasmessi dal 500 tra le app più popolari disponibili per Android, scoprendo che in circa il 50% delle comunicazioni rilevate non hanno nulla a che fare con la raccolta di dati sul loro utilizzo (il tracciamento analitico e statistico) e non informano neppure l’utente sulle comunicazioni in corso. Se in alcuni casi è comprensibile il motivo della comunicazione di alcuni dati,che in assenza di un collegamento ad Internet o ad un database remoto, non avrebbero modo di funzionare, in altri casi non è per niente chiara l’utilità di inviare dettagli come ad esempio l’account eBay come succederebbe con un’app di Wall Mart
47 delle app nella top 100 delle più scaricate sono state modificate per bloccare la comunicazione, evidenziando in 30 casi nessuna differenza, il che lascia pensare che gli sviluppatori non avrebbero avuto alcun motivo pratico di farle comunicato in Internet. In 9 sparisce la pubblicità e in qualche altre le differenze tra la versione che “parla” con Internet e quella che non lo fa sono del tutto minori.
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