Apple lancerà Night Shift con iOS 9.3 ma potrebbe non essere farina del suo sacco. La nuova modalità notte, inclusa nella beta rilasciata negli scorsi giorni, avrebbe infatti potuto essere nei dispositivi iOS già da molto tempo.
Lo spiegano gli sviluppatori di f.lux per Mac, applicazione che offre le stesse funzioni da anni disponibile su OS X (fin dal 2009) che venne pubblicata lo scorso anno anche su iPhone e iPad, prima che Apple decidesse di rimuoverla. A suo tempo Apple motivò la rimozione da App Store perché – tra le altre cose – «sfruttava delle API private il cui utilizzo non è ammesso».
In un post sul proprio blog, il team rivendica le proprietà dell’innovazione, definisce la riduzione della luce blu «Un gran bell’impegno e un importante primo passo» da parte di Apple e chiede a quest’ultima di implementare meccanismi che consentirebbero ad applicazioni come f.lux di arrivare sull’App Store, parlandone come di un passo verso «ulteriori ricerche sul sonno e sulla cronobiologia».
Secondo alcuni studi, in determinate circostanze gli schermi luminosi dei dispositivi elettronici possono causare disturbi del ritmo circadiano (dissonnie che riguardano l’alterazione del ciclo sonno-veglia); tra le cause individuate la presenza di luce blu brillante che indurrebbe l’organismo a ritenere che sia ancora giorno, riducendo le sostanze prodotte naturalmente e che consentono di conciliare il sonno.
E’ proprio qui che avrebbe agito l’app iOS rimossa da Apple ed è ciò che altrettanto farà la nuova opzione Night Shift di iOS 9.3, riducendo automaticamente la luce blu degli schermi al crepuscolo modificando la luminosità del display, accentuando i toni caldi e migliorando il sonno delle persone che usano molto i dispositivi prima di andare a dormire.
Resta da vedere se Apple risponderà alla richiesta di Flux, accogliendo la sua applicazione su App Store, ma nel frattempo il software può essere scaricato gratuitamente in versione Mac OS.