Il lungo e controverso caso legale tra il team di sviluppo Mobigame e il patent troll Tim Langdell è stato uno degli avvenimenti più chiacchierati dello scorso anno. Langdell, detentore dei diritti per l’utilizzo del nome Edge nei propri prodotti, aveva avviato un’insensata serie di denunce verso tutti i piccoli sviluppatori indipendenti che utilizzavano questa parola nei titoli dei propri giochi. Il team coinvolto maggiormente fu proprio Mobigame, che più volte si è visto rimuovere il suo gioco, intitolato appunto Edge, dall’App Store. Ovviamente la comunità di game developer si era schierata da un’unica parte, e addirittura Langdell riuscì a inimicarsi Electronic Arts, che oltretutto è stata inevitabilmente coinvolta avendo all’attivo un certo Mirror’s Edge su PC, console e dispositivi mobile. Addirittura, la community di game developer indipendenti, in segno di protesta, per qualche giorno ha cambiato il nome ai propri giochi inserendovi all’interno la parola Edge, destando grasse risate tra insider e giocatori.
Ebbene, dopo una prima e pesante vittoria ottenuta qualche mese fa, grazie alla (ri)pubblicazione di Edge su iPhone e iPod Touch, Mobigame ha vinto la guerra contro Langdell una volta per tutte, ottenendo i diritti legali per l’utilizzo a livello internazionale della parola Edge in ambito ludico. “La battaglia è finalmente conclusa”, esclama il team indipendente attraverso il suo account Twitter dopo aver pubblicato online i documenti. E’ ovvio comunque che questo precedente rappresenti una vittoria per l’intera community di sviluppatori di videogiochi, i quali d’ora in poi potranno utilizzare la parola Edge senza il rischio di ripercussioni. Intanto, Edge è acquistabile su App Store al costo di 2,39€.