Saranno 26mila piedi quadrati di negozio in un grande centro commerciale quelli occupati dal quinto negozio di Apple nello stato del Minnesota. Solo altri 11 stati hanno cinque o più negozi di Apple e gli indicatori demografici e socioeconomici non sembrerebbero giustificarlo proprio qui. Perché il Minnesota non è la California.
Anzi, nonostante le grandi dimensioni – 225mila chilometri quadrati, cioè poco meno dei 300mila dell’Italia – ha una popolazione di appena 5 milioni e spiccioli abitanti, montagne consistenti, una larga fascia di confine con il Canada e soprattutto, gli abitanti guadagnano poco meno di 56mila dollari l’anno in media, meno della media americana.
Forse Steve Jobs è affezionato per motivi suoi a questo stato centrale, entrato come 32 nell’Unione (era il 1858, l’Italia non era ancora una) e concentrato nelle Twin Cities, l’area metropolitana di Minneapolis e Saint Paul. Chi può dirlo.
Terra di lavoratori, di grandi praterie, di agricoltura intensiva, popolato da nordeuropei e tedeschi, ha dalla sua per trovargli lati buoni un elevato livello di scolarizzazione della popolazione e sicuramente uno spirito di provincia che lo rende più sensibile alle mode provenienti dai grandi centri.
Lo stato dei diecimila laghi, come viene chiamato dagli americani è anche terra di grandi risorse naturali, con le foreste e i parchi nazionali poco conosciuti dai turisti europei ma molto amati dagli americani. E forse è questo insieme di fattori che giustifica tutta l’attenzione di Apple: i sereni abitanti dello stato, quando vanno sulle rive nebbiose del lago Calhoun a pescare, voglio avere il loro iPod o il loro iPhone per rilassarsi sentendo la musica e lasciando che la vita proceda tumultuosa solo a San Francisco e New York.
Secondo i progetti di Apple l’Apple store del mall di Grand Place, a St. Paul aprirà all’inizio del 2009.