Per la nuova previsione Ming-Chi Kuo veste gli abiti di Cassandra: per iPhone 8 ci sono segnali da «peggior scenario possibile». La produzione a pieno regime inizierà in ritardo con conseguenze negative sia sulla disponibilità del nuovo attesissimo terminale, che per numeri di vendita e risultati Apple.
Nel nuovo report l’analista considerato infallibile indica uno slittamento dei tempi per l’avvio della produzione a pieno regime che tradizionalmente avviene tra agosto e settembre, in tempo per affrontare l’elevata domanda che si registra al lancio di ogni generazione di iPhone. Quest’anno invece Kuo, riportato da AppleInsider, rileva indizi di ritardi tra i fornitori che portano a prevedere un avvio della produzione a pieno regime di iPhone 8 tra ottobre e novembre. Per questa ragione Ming-Chi Kuo prevede per iPhone 8 quantità severamente limitate al lancio con maggiore disponibilità solo alla fine di quest’anno.
Non è la prima volta che Kuo rilascia un report prevedendo scorte molto limitate di iPhone 8 al lancio: considerazioni praticamente identiche erano già state espresse in un report pubblicato in aprile. Così anche se ora l’analista non indica precisamente motivi e componenti colpevoli del ritardo, nel precedente report erano indicati rifornimenti di schermi OLED da parte di Samsung inferiori al fabbisogno di Cupertino. Ricordiamo invece che altri analisti indicavano una tabella di marcia in linea con le tempistiche tradizionali di Apple, quindi senza ritardi e scarsità, e altri ancora ritardi dovuti all’integrazione del Touch ID nel display.
In ogni caso se la previsione di Kuo sarà confermata potrebbe verificarsi ciò che è già successo con diverse generazioni precedenti di iPhone, vale a dire domanda e richiesta sensibilmente superiori alle scorte di lancio con lunghi tempi di attesa per il nuovo modello top, una situazione che Apple ha tutto l’interesse di evitare per cercare di soddisfare il numero più elevato possibile di utenti. Se questo non avverrà, come prevede Kuo, le vendite totali di iPhone potrebbero risultare limitate dall’offerta almeno inizialmente, ragione per cui l’analista ha rivisto il totale vendite iPhone da 100-110 milioni precedenti agli attuali 80-90 milioni per la seconda metà di quest’anno.