Il visore di Apple per la Realtà Aumentata (AR) di cui si parla da tempo, dovrebbe arrivare il prossimo anno, e la prima versione del dispositivo integrare un paio di processori in grado di supportare funzionalità tipiche di prodotti di fascia alta.
A riferirlo è l’analista Ming-Chi Kuo in una nota inviata agli investitori e ottenuta dal sito Macrumors.
Secondo l’analista, il processore principale di fascia alta sarà simile al chip M1 che Apple ha presentato lo scorso anno con i nuovi Mac, mentre un diverso e meno potente processore dovrebbe occuparsi della gestione di aspetti relativi ai vari sensori integrati nel dispositivo.
Secondo Kuo, il visore AR potrà operare in modo indipendente, senza bisogno di essere legato a Mac o iPhone, e Apple intende supportare “una gamma completa di applicazioni”, con l’idea di sostituire del tutto l’iPhone entro dieci anni.
“Prevediamo che il visore AR di Apple verrà lanciato nel Q422 e integrerà due processori. Il processore high-end offrirà potenza di calcolo simile all’M1 per Mac, mentre il processore di fascia bassa si occuperà di elaborazioni legate ai sensori”, scrive l’analista. E ancora: “Il design della Power management unit (PMU) del processore di fascia alta è simile a quello dell’M1 perché offre lo stesso livello di potenza di calcolo dell’M1”.
Oltre che per la Realtà Aumentata, secondo Kuo il visore offrirà esperienze di Realtà Virtuale (VR) grazie a due display 4K micro OLED di Sony, elemento che richiede la potenza di calcolo di un chip tipo l’M1.
“Il visore AR di Apple richiede un processore separato giacché la potenza di calcolo per la gestione dei sensori è significativamente superiore a quella di iPhone. Come esempio, il visore AR richiederà almeno 6-8 moduli per fornire simultaneamente video continui attraverso servizi see-through per l’utente (il contenuto virtuale posizionato in un volume di visualizzazione che si forma davanti dall’occhio dell’utente, ndr). Come termine di paragone, l’iPhone richiede fino a 3 moduli ottici avviati simultaneamente e non richiede l’elaborazione costante”.
La scorsa settimana, Kuo aveva riferito che sia il nuovo visore, sia l’iPhone 14 avrebbe integrato la tecnologia Wi-Fi 6E per sfruttare la maggiore larghezza di banda e minori interferenze.