In una nota inviata agli investitori, l’analista Ming-Chi Kuo di TF Securities prevede che i rapporti tra Apple e TSMC continueranno a rimanere solidi. Nella nota, ottenuta da Appleinsider, si afferma che i taiwanesi continueranno a essere i fornitori esclusivi dei SoC “A13” previsti per il 2019 e anche del SoC “A14” previsto per il 2020. La parte interessante è quella che riguarda i Mac: secondo l’analista-Nostradamus, Apple avrebbe intenzione di sfruttare su questi i suoi chip serie Ax a partire dal 2020 o 2021, una mossa che porterebbe quattro vantaggi alla Casa di Cupertino.
Il principale vantaggio è la possibilità di controllare “a tutto tondo” i vari aspetti hardware del Mac, alla stregua di quanto possibile ora su iPhone e iPad. Apple potrebbe, inoltre, beneficiare di costi minori per costruire i Mac, ottenendo a questo punto un aumento della quota di mercato grazie a prezzi potenzialmente più bassi. Un quarto fattore è la differenziazione rispetto ai prodotti offerti dalla concorrenza, elemento che però è definito “un’arma a doppio taglio”, poiché l’uso di processori con architettura ARM eliminerebbe i vantaggi possibili dai meccanismi di virtualizzazione, soluzioni che molti professionisti sfruttano per l’esecuzione contemporanea di vari sistemi operativi.
Non è la prima volta che si vocifera dell’intenzione di Apple di passare a CPU con architettura ARM. Ad aprile di quest’anno, Bloomberg ha riferito che Cupertino, dal 2020, avrebbe intenzione di usare dei processori progettati ‘in casa’ al posto di quelli di Intel per i suoi Mac, un piano che ha il nome in codice Kalamata. Apple sfrutta le CPU Intel da 13 anni, dopo avere abbandonato con Steve Jobs i processori PowerPC che il duo Motorola/IBM non riusciva a produrre in varianti adatte ai portatili. Il passaggio, sempre ammesso che ci sarà, potrebbe essere graduale, a partire da macchine di fascia bassa tipo MacBook e Mac mini.
L’analista ritiene inoltre che dalle ricerche della Mela nel settore della guida autonoma (Apple Car) beneficerà anche TSMC alla quale l’azienda avrebbe chiesto la realizzazione di un chip dedicato per un veicolo che dovremmo vedere tra il 2023 e il 2025. Il chip che l’azienda di Taiwan realizzerà per conto di Apple si dovrebbe occupare di vari aspetti, automatizzando task o della completa automazione, inclusi navigazione e guida.
Nella nota inviate agli analisti, Kuo ribadisce quanto già affermato in precedenza su iPhone XR. A suo dire Apple venderà 83 milioni di dispositivi nel primo trimestre fiscale che termina il 31 dicembre. È un dato migliore rispetto alla precedente previsione che parlava di 80 milioni di dispositivi.