Il supercomputer più potente del mondo – appena designato nella 41esima edizione della classifica Top 500 – è un sistema basato su migliaia di processori e coprocessori Intel. Denominato “Milky Way 2”, include 48.000 coprocessori Xeon Phi, 32.000 processori Xeon e opera a prestazioni di picco pari a 54,9 PFlops (54,9 quadrilioni di operazioni in virgola mobile al secondo), ossia oltre il doppio delle prestazioni rispetto al primo della stessa classifica nella scorsa edizione della classifica Top500.
Si tratta del primo sistema esclusivamente basato su tecnologia Intel che conquista la vetta di questa classifica dal 1997. Intel ha inoltre annunciato l’ampliamento della gamma dei coprocessori Xeon Phi e ha rivelato i dettagli della seconda generazione di questi prodotti, nome in codice “Knights Landing”.
Secondo le previsioni, il giro d’affari annuo del segmento di mercato dei server HPC (High Performance Computing) è destinato ad aumentare del 36%, passando da 11 miliardi di dollari a 15 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni. Questa crescita del segmento dei supercomputer continua a essere stimolata dall’esigenza di accelerare le operazioni di calcolo e simulazione e di prendere decisioni più rapide e informate in diversi settori (I supercomputer vengono utilizzati per lo sviluppo di previsioni meteo più accurate, l’esplorazione di risorse ad alta efficienza energetica, il sequenziamento del genoma umano e l’analisi dei big data).
I coprocessori Xeon Phi sono basati su architettura denominata “Many Integrated Core” (MIC) rispondono all’esigenza di una tecnologia caratterizzata da prestazioni più elevate ma con una maggiore efficienza energetica e più intuitiva.
Realizzato per il National Supercomputing Center di Guangzhou in Cina, il sistema “Milky Way 2” è basato su 32.000 processori Intel Xeon E5-2600 v2 (che stanno per arrivare sul mercato) a 12 core con architettura Ivy Bridge e su 48.000 coprocessori Xeon Phi, con una potenza totale del sistema pari a 17,8 MW. Oltre ad essere il più veloce, è anche uno dei sistemi con la maggiore efficienza energetica della classifica Top500. Il sistema è basato su una “architettura neo-eterogenea”, in cui l’architettura hardware è dotata di più classi di funzionalità di elaborazione accessibili da un modello di programmazione comune, semplificando i processi di sviluppo e ottimizzazione: un vantaggio non disponibile utilizzando la combinazione di CPU e acceleratori GPU.
I livelli superiori di prestazioni ed efficienza energetica del sistema sono resi possibili dalla nuova famiglia di processori Xeon E5-2600 v2, basata sul processo di produzione a 22 nm di Intel. Oltre che nel sistema “Milky Way 2”, questi processori sono installati anche in due altri sistemi della classifica Top500 di Bull, il sistema in 56a posizione con 557 TFlops e il 329° con 139 TFlops, come parte di un programma di distribuzione anticipata adottato da Intel per le forniture ai clienti che realizzano supercomputer. Questi prodotti, che saranno disponibili sul mercato nel prossimo trimestre, saranno dotati di fino a 12 core e velocità di clock fino a 2,7 GHz, fornendo 259 GFlops per socket, che equivale a un aumento del 66% rispetto alla precedente generazione.
L’elenco Top500 di supercomputer, pubblicato ogni sei mesi, viene realizzato da Hans Meuer della University of Mannheim, Erich Strohmaier e Horst Simon del National Energy Research Scientific Computing Center del Dipartimento dell’Energia USA, e Jack Dongarra della University of Tennessee. Il report completo è disponibile a questo indirizzo.