Potenzialmente milioni di utenti Apple in Regno Unito ora possono citare Google in giudizio circa l’aggiramento del blocco dei cookies di Safari. L’ultimo sviluppo della vicenda che è iniziata nel 2012 è dovuto alla nuova decisione del tribunale d’appello che ha respinto le richieste di Google di terminare le cause legali sulla vicenda.
“La Corte d’Appello ha assicurato che Google non può utilizzare le sue vaste risorse per sottrarsi alla giustizia inglese” ha dichiarato Judith Vidal-Hall, riportato dalla BBC, giudice della corte d’appello, precisando: “Gli utenti normali di computer come me avranno ora la facoltà di portare Google dinanzi alla corte per le sue azioni inaccettabili, immorali e ingiuste”. L’enfasi nelle dichiarazioni del giudice sembrano rispecchiare timori e paure degli utenti Apple che hanno scoperto che per oltre nove mesi Google ha aggirato i blocchi di Safari e anche le impostazioni personali dell’utente, per fare in modo che i cookies di vari siti web potessero essere registrati non solo sui Mac ma anche sugli iPhone e iPad, raccogliendo una mole di informazioni personali impiegate poi per fini pubblicitari.
Ricordiamo che per la stessa ragione in USA Google si è accordata con la FTC pagando una delle multe più salate imposte nella storia dell’organismo di controllo, pari a 22,5 milioni di dollari, a cui poi si sono aggiunti altri 17 milioni di dollari per chiudere la questione anche con 38 stati dell’Unione. Sembra che nel Vecchio Continente o almeno in Regno Unito, la disponibilità di cassa non sarà sufficiente al colosso del web per evitare il corso della giustizia.