Con il ritorno della diminuzione della temperatura esterna e con la voglia di entrare in qualche modo nell’universo della Casa Smart iniziando da dispositivi che permettono di ottenere da subito un risparmio sui consumi cresce la curiosità degli utenti verso i termostati “intelligenti”.
I termostati smart sono quelli che, dopo il precursore Nest, stanno popolando sempre di più gli scaffali dei negozi di elettronica in cui si sono trasferiti grazie alla possibilità di lavorare in combinazione con il vostro smartphone. In questo 2021 pesa anche un altro fattore che ci spinge ad un maggiore risparmio: l’aumento del costo delle risorse energetiche, gas e luce, che possiamo compensare almeno in parte con una gestione più “smart” dei nostri consumi anche per contribuire il meno possibile al riscaldamento globale.
La rivoluzione smart
Come è accaduto in molti altri settori anche in quello dei termostati smart è avvenuta quella che in inglese si chiama “disruption”: una vera e propria rivoluzione che ha portato alla ribalta marchi del tutto nuovi rispetto ai tradizionali fornitori di accessori per il controllo termico.
- 1 La rivoluzione smart
- 1.1 Piccola storia
- 1.2 Come è fatto un termostato smart
- 1.3 Si risparmia veramente con un termostato smart?
- 1.4 Quando posso usare un termostato smart? Compatibilità con l’impianto.
- 1.5 Dove lo metto?
- 1.6 E se volessi gestire anche le valvole termostatiche?
- 1.7 Esiste il termostato smart perfetto?
- 1.8 I Migliori termostati Smart
- 1.8.1 Netatmo Starck (compatibile Homekit, Assistente Google, Alexa)
- 1.8.2 Honeywell Lyric T6R e T6 (compatibili Homekit, Alexa)
- 1.8.3 tado° (compatibile Homekit, Assistente Google, Alexa)
- 1.8.4 Honeywell Y87 (compatibile Google Assistant, Alexa con l’applicazione TTC di Honeywell)
- 1.8.5 Nest Learning Thermostat (compatibile Assistente Google)
- 1.8.6 Smarther e Smarther2 BTicino
- 1.8.7 VIMAR 02973.B Termostato Smart a rotella
Piccola storia
Il primo termostato smart ad apparire sulla scena è stato sicuramente quello di Nest, creato da due ex dipendenti Apple, Tony Fadell e Matt Rogers che già facevano team a Cupertino, con tre caratteristiche fondamentali: l’auto apprendimento, una interfaccia interattiva e alcuni sensori a bordo e tutto ciò gestibile anche da smartphone. Ma Nest per tutta una serie di motivi si è rivolta per lungo tempo solo al mercato USA per poi approdare nel Regno Unito e solo nel 2014 in Francia.
Per quanto riguarda l’Europa la tedesca tado°, la francese Netatmo (ora parte del gruppo Bticino-Legrand) e la spagnola Momit (oggi fuori attività), aziende relativamente giovani che hanno saputo cogliere prima dei grandi brand l’opportunità di entrare in un’area ancora vergine o di aprire un vero e proprio nuovo mercato grazie all’introduzione di modalità di gestione “intelligente” del riscaldamento in grado di integrare sia la programmazione del singolo che i dati esterni che un pizzico di intellingenza artificiale per trasformare le abitudini degli utenti in un ulteriore sistema di risparmio energetico.
A questi nuovi nomi non possiamo non affiancare Honeywell che è di fatto la prima grande azienda “tradizionale” che ha saputo sfruttare la propria competenza nel settore per creare un prodotto, Evohome, non solo in grado di essere gestito online ma anche di integrare delle valvole termostatiche con un proprio sistema wireless.
A partire da metà febbraio 2017 anche Nest si è affacciata sul mercato italiano con una forte campagna di commercializzazione mirata alle esigenze del pubblico del nostro paese. C’è stato poi l’arrivo di due grandi player delle forniture elettriche per la casa Bticino (sia con il suo Smarther che con l’acquisizione di Netatmo e lo Smarther2 figlio dell’integrazione e infine i prodotti integrati nelle serie civili) e Vimar con apparecchi stand-alone o integrati anch’essi in tutte le serie civili più recenti.
Se avete partecipato come noi alle ultime fiere sul comfort termico avrete notato che tutte le aziende del settore, dai produttori di caldaie come Ariston ai tradizionali produttori di valvole termostatiche come Danfoss e Comet , si sono lanciate nella commercializzazione di propri sistemi di controllo smart del riscaldamento ma i canali di distribuzione non raggiungono facilmente l’utente finale bensì gli installatori e quindi NON ci occuperemo in questa sede dei modelli pensati per quel canale.
Come è fatto un termostato smart
Il termostato si può schematizzare semplicemente in tre componenti: un sensore di temperatura, una unità di controllo e un relais per l’attivazione.
I termostati tradizionali hanno una unità di controllo a bordo che puo essere uno schermo touch o una serie di pulsanti di potenziometri o slider che permettono una programmazione giornaliera e o settimanale della programmazione. Ovviamente i più semplici hanno una regolazione della temperatura con un singolo potenziometro ma sono di fatto fuorilegge.
Il termostato smart ha trasformato l’unità di controllo meccanica – elettronica (che in alcuni modelli rimane attiva per un controllo indipendente della funzioni) in un sistema di ricezione dei dati di programmazione e di gestione istantanea da parte di uno Smarpthone o di un computer desktop attraverso una connessione Wi-Fi oppure il collegamento ad un router con cavo ethernet e un sistema di connessione remota senza fili.
L’applicazione sullo smartphone e/o sul desktop si occuperà quindi di eseguire la programmazione settimanale con facilità risparmiandovi il penoso accesso a ridicoli display e procedure complicate e offrendovi la possibilità di variare le condizioni sia istantaneamente che per un periodo programmato in qualunque momento e per quanto volete.
Caratteristica esclusiva del termostato Nest è la capacità di “autoprogrammarsi”, in pratica durante la prima settimana d’uso il “learning Thermostat” si regola sulle vostre abitudini e registra le vostre impostazioni manuali anche senza la necessità di uno smartphone e poi le adatta man mano integrandole con il rilevamento dei sensori (e/o sistemi collegati al vostro telefono) sulla vostra presenza in casa.
A parte l’autoapprendimento iniziale di Nest, fondamentale è in ogni caso l’applicazione: tutti i termostati più venduti hanno una app per iOS e Android e alcuni anche l’accesso via Web per una programmazione su grande schermo. In ogni caso preparare un calendario di accensioni e spegnimenti sullo schermo a colori di uno smartphone con la possibilità di copiare e incollare orari, visualizzare le fasce orarie, avere un quadro di insieme delle fasi di riscaldamento è sicuramente più comodo e semplice che farlo su un piccolo display magari con l’aiuto di tasti micrometrici.
L’integrazione con gli smartphone e gli smartwatch ad essi collegabili è giunta ad un punto tale che potrete letteralmente “parlare” al vostro termostato se avete HomeKit di Apple, Assistente Google o Alexa oppure regolare la temperatura direttamente dal vostro polso se avete uno smart watch Android o Apple.
Si risparmia veramente con un termostato smart?
Le aziende che vogliono vendervi un termostato arrivano a parlare di risparmi fino al 35% ma ovviamente i minori consumi dipendono da tanti fattori e sopratutto da quanto male gestivate il vostro impianto prima dell’installazione e da come è fatto il vostro impianto.
Il termostato smart vi viene incontro in diversi modi:
- vi permette una programmazione più immediata e puntuale
- vi permette di spegnere l’impianto quando non siete a casa, al di fuori dagli orari programmati
- vi permette di accendere l’impianto nei tempi giusti quando state per arrivare a casa (GeoFencing o Geolocalizzazione)
- vi permette di regolare la temperatura per livelli di confort superiori solo nel momento in cui ne avete bisogno e direttamente dallo smartphone
- alcuni modelli cambiano i tempi di accensione del’impianto in base alle condizioni meteorologiche dopo aver valutato i tempi di raffreddamento e riscaldamento della casa in base alle condizioni di temperatura esterna.
- alcuni modelli creano un modello di risparmio in base ai vostri comportamenti
- alcuni modelli hanno un sensore di presenza che spegne in automatico l’impianto quando non siete in casa
La somma di tutte queste funzioni o la presenza di alcune di esse possono veramente fare la differenza nei consumi ma è da considerare un altro fattore importantissimo: la tipologia di impianto che andare a regolare. L’efficacia maggiore nella regolazione della temperatura e il risparmio relativo si ha ovviamente con un vecchio impianto a radiatori che lavora ad alte temperature: in questo caso l’attivazione e disattivazione della caldaia porta a risultati immediati e permette di dosare la temperatura di confort e quella di risparmio quasi istantanemente.
Al contrario se avete un sistema a bassa temperatura di funzionamento come un riscaldamento a pavimento che si definisce genericamente come impianto con alta latenza, l’effetto della termoregolazione tarderà a farsi sentire e comunque la differenza di temperatura non sarà così elevata da consentire una differenza di risparmio così alta: sta già risparmiando con quel tipo di impianto e il termostato smart vi permetterà di affinare la vostra esperienza e di gestire meglio i cicli di riscaldamento o le aree della vostra casa.
Sarà conveniente usarlo se lo impiegherete in una seconda casa o avete lunghi periodi di assenza dalla vostra casa principale in cui l’impianto può lavorare per diversi giorni a temperature molto inferiori a quelle di comfort.
Per la nostra esperienza possiamo dire che con un termostato smart la sola programmazione intelligente con orari ad hoc aiuterà a risparmiare fin da subito: troppo spesso si rinuncia ad una programmazione “fine” perché il termostato è troppo difficile da regolare per giorni e orari e la sola funzione Calendario, con la possibilità di gestire presenze reali e non preimpostate in casa sarà d’aiuto. Se poi contate che potete controllare dall’esterno se avete dimenticato il riscaldamento acceso avete già un basilare aiuto dall’opzione di connettività su Internet.
Quando posso usare un termostato smart? Compatibilità con l’impianto.
Per acquistare un termostato occorre un minimo di conoscenza del proprio impianto di riscaldamento: visto che nella maggior parte dei casi vi occorrerà l’intervento di un intallatore sarebbe bene chiedere a lui la tipologia di collegamento disponibile e magari capire se il vostro impianto non può proprio installare un termostato a vostro piacere.
Esistono infatti degli impianti in cui non è possibile mettere un termostato scelto da voi sia perchè la caldaia ha un sistema di controllo proprietario magari già wireless o perchè abitate in un condominio con un suo particolare sistema di regolazione termica o con un impianto a colonna in cui dovete andare a regolare la temperatura dei singoli radiatori. Per questo tipo di impianti esistono normative che prevedono la termoregolazione all’interno di ogni singolo appartamento ma se si parte da un impianto comune sono necessari termostati e sistemi di misurazione ad hoc. In questo caso potrebbe essere più utile e conveniente installare delle valvole termostatiche per singolo radiatore (vedi sotto).
Se invece disponete di un impianto autonomo potete prendere nota della marca e del modello della vostra caldaia e verificare nei siti dei produttori di termostati come Honeywell, tado° o Netatmo se la vostra unità di riscaldamento è compatibile.
Dove lo metto?
Per collegare il termostato dovete avere disposizione i contatti di attivazione della caldaia stessa che possono essere disponibili nella posizione del termostato standard che volete sostituire oppure in una posizione lontana. Per questo la posizione dei contatti della caldaia e quella relativa del punto di rilevazione della temperatura sono importanti per la scelta del termostato stesso.
Se ad esempio avete a disposizione in una unica scatola sia i contatti della caldaia che l’alimentazione potete collocarci un termostato “All in one” che si collegherà al vostro router via Wi-Fi. Oppure potete collocarci il relais di un termostato “de-strutturato” che verrà alimentato dalla rete e sarà collegato in wireless al termostato stesso che potrete collegare altrove nella casa.
Esistono inoltre dei relais a batteria: questi comunicano in wireless con il rilevatore di temperatura che a questo punto potete spostare ovunque nella casa e magari vicino al punto in cui volete che la temperatura misurata / percepita e regolata corrispondano. Ovviamente potete anche spostare il sistema di controllo e di rilevamento della temperatura in qualunque stanza vogliate per avere il massimo della precisione. Nella seconda pagina di questa recensione trovate gli schemi di installazione che Macitynet ha realizzato per farvi controllare le capacità dei vari termostati e confrontarli con la vostra abitazione.
Qui sotto vediamo l’installazione di Netatmo: qui il relais viene collegato direttamente alla caldaia ma se avete già un termostato in ambiente potete sostituire direttamente quello collegando il vostro relais ai contatti disponibili.
E se volessi gestire anche le valvole termostatiche?
A questo argomento abbiamo dedicato una Guida Acquisto speciale per le valvole termostatiche visto che esistono valvole smart da utilizzare anche senza un termostato dedicato ma si tratta, come potete supporre, di un ulteriore passo nella gestione del confort termico in cui si passa dal controllo di una zona della casa (un piano, la zona giorno o la zona notte) ad un singolo radiatore per riscaldare le stanze negli orari in cui si utilizzano veramente e risparmiare nelle altre.
A parte i sistemi citati all’inizio di Danfoss e di altri produttori di valvole è possibile acquistare diversi sistemi compatibil con valvole termostatiche: Evohome (che abbiamo provato su questa pagina nella versione non Wi-Fi) che nasce per gestire un sistema complesso ed evoluto dotato di valvole collaudatissime e con operatività diretta eccellente, tado° che ha introdotto di recente un sensore di temperatura esterno che gestisce meglio la temperatura della stanza in relazione alle valvole e Netatmo (ora parte del gruppo Legrand Btcino) che ha presentato valvole termostatiche all’altezza del design del suo termostato (anch’esso aggiornato in versione Smarther by Bticino).
Se desiderate una termoregolazione più precisa e alla fine più efficiente e confortevole considerate un impianto con una zona principale gestita dal termostato e stanze con utilizzo discontinuo gestite dalle valvole.
Se abitate in un condominio o in un impianto con teleriscaldamento o un impianto non autonomo e volete dosare la temperatura di ogni singola stanza allora la valvola termostatica farà per voi.
Più avanti in questa guida trovate una tabella con tutti i modelli più interessanti sul mercato e i nostri consigli.
Esiste il termostato smart perfetto?
Come vedrete dalla nostra tabella i produttori di termostati sembrano si siano sbizzarriti a creare prodotti dalle caratteristiche più varie e con tecnologie diverse e soprattutto con schemi di collegamento diversi. Il criterio di scelta potrebbe essere il prezzo, l’interfaccia, l’estetica, le dotazioni tecnologiche, l’integrabilità all’interno di sistemi domotici e non ultima, la compatibilità con il framework HomeKit di Apple.
Prima di sceglierlo assicuratevi però che lo schema di collegamento sia compatibile con le vostre esigenze di gestione della rete domestica, di disponibilità dei contatti caldaia in ambiente o della possibilità di installare il termostato in un punto corretto per la rilevazione della temperatura oppure di sistemarlo nel vostro “spot” preferito”.
Tutti i termostati che vi elenchiamo hanno a monte in ogni caso una ottima gestione del cloud, caratteristica fondamentale se si vuole gestire il geofencing o la programmazione a distanza: la continuità del servizio in questo caso è fondamentale ma ricordate che in ogni caso la programmazione è registrata localmente e non la perderete nel caso internet non fosse disponibile per un breve periodo di tempo.
Senza riportarvi qui le impressioni complete possiamo dirvi che negli ultimi mesi abbiamo provato direttamente tutti in modelli della nostra tabella o almeno tutti i software che li gestiscono e ci siamo fatti un’idea dell’utente ideale di ogni termostato che trovate elencato.
Troverete quindi un piccolo riassunto dei pro e i contro e un profilo sommario dell’utente ideale ricordando però che un termostato smart sarà in grado in ogni caso di facilitarvi la vita almeno nella fase della programmazione annuale del riscaldamento e nella comodità di avere la temperatura giusta in qualunque posto della casa voi siate, anche quando non siete in casa o state per arrivarci.
I Migliori termostati Smart
Netatmo Starck (compatibile Homekit, Assistente Google, Alexa)
Pro
Primo per design, praticità d’uso, versatilità di integrazione nei sistemi domotici, integrazione Homekit, facilità di installazione e rapporto qualità prezzo. Ottima integrazione con le valvole della stessa marca che hanno pure una buona gestione della temperatura della stanza. Integrabile con il sistemi domotici wireless di Bticino e controllabili dalla stessa apple.
Contro
Si collega solo in wi-fi, per la programmazione occorre uno smartphone, non e’ possibile programmazione manuale.
Come si collega
Si collega via Wi-Fi al router di casa con due modalità: da un gateway con alimentazione di rete e via connessione wireless proprietaria verso il termostato ad installazione libera e il relais dotato di alimentazione di rete oppure relais e termostato integrati con alimentazione a batteria.
A chi lo consigliamo
Consigliato attualmente a chi ha un impianto ad 1 o 2 zone e non si spaventa di programmare tutto via telefono o computer e fare un percorso di consapevolezza nel risparmio energetico.
Si trova nei negozi che vendono Apple. Distribuzione Hinnovation. Acquisto Online su Amazon a partire da questa pagina.
Honeywell Lyric T6R e T6 (compatibili Homekit, Alexa)
Pro
Buon design ma sopratutto possibilità di programmazione diretta sul display touch e indipenza dal Wi-Fi. Ottima integrazione Homekit (potete gestirlo anche senza internet), unità centrale alimentata che permette lo spostamento e non necessita di pile, compatibilità Open Therm.
Contro
Si collega solo in Wi-Fi, leggermente più costoso di alcuni concorrenti, possibile risparmiare con il modello da parete T6 meno versatile per il posizionamento.
A chi lo consigliamo
Da installare nella casa di chi non ha molta dimestichezza con gli smartphone e vuole mantenere comunque il controllo della programmazione o viceversa è pienamente entrato nel mondo Apple e vuole la comodità di Homekit per la regolazione istantanea della temperatura anche con i comandi vocali.
Come si collega
Honeywell Lyric T6 si collega via Wi-Fi al router di casa direttamente dal termostato con alimentazione di rete a installazione libera e una trasmissione wireless proprietaria con il relais dotato di alimentazione di rete.
Honeywell Lyric T6R si collega via Wi-Fi al router di casa direttamente dal termostato con alimentazione di rete a installazione libera e una trasmissione wireless proprietaria con il relais dotato di alimentazione di rete.
Abbiamo provato il Lyric T6R su questa pagina di Macitynet.
Si trova nei negozi che vendono Apple. Distribuzione Accessory Line. Acquisto Online su Amazon a partire da questa pagina.
tado° (compatibile Homekit, Assistente Google, Alexa)
Si collega via Ethernet al router di casa e da qui con una connessione proprietaria al termostato integrato con il relais caldaia e alimentato a batteria. Si può collegare un secondo termostato (acquistabile ad un prezzo scontato) al gateway principale.
Pro
Design ancora più minimalista di Netatmo, ottima integrazione con controllo condizionatore, ottimo sistema di intelligenza artificiale, gestione ottimale del geofencing con molteplici inquilini. Integrato in Homekit. Dispone di un modulo acqua calda aggiuntivo e di modulo temperatura per altre stanze. Il software può gestire anche valvole termostatiche e installazioni multi-zona.
Contro
Più costoso della concorrenza ma è disponibile anche a noleggio. L’interfaccia “occulta” sul dispositivo potrebbe essere poco intuitiva per utenti non tecnologizzati
A chi lo consigliamo
Consigliato a chi installa un termostato in un appartamento in affitto specialmente se condiviso. L’opzione di Geofencing insieme alle statistiche e al comportamento “intelligente” ne fanno uno dei modelli più avanzati nel suo campo che permette la gestione anche da parte di molteplici inquilini. Il design minimalista che nasconde il display led ne fa un capolavoro dell’integrazione in qualsiasi arredamento.
Si trova nei negozi che vendono Apple. Acquisto Online su Amazon a partire da questa pagina
Honeywell Y87 (compatibile Google Assistant, Alexa con l’applicazione TTC di Honeywell)
Pro
Compatto, facile da posizionare e da utilizzare anche per chi è diffidente verso la tecnologia. Può diventare un controllo di zona per un sistema Evohome allargato
Contro
Si programma solo da smartphone
A chi lo consigliamo
A chi vuole un termostato facile da usare. Da installare anche in casa di un anziano per fargli controllare direttamente la temperature e gestire i suoi risparmi energetici a distanza.
Come si collega
Lo abbiamo provato su questa pagina di Macitynet.
Si trova nei negozi di Fai Da te. Acquisto Online su Amazon a partire da questa pagina.
Honeywell Evohome Wi-fi (compatibile Assistente Google, Alexa)
Honeywell Evohome utilizza un gateway collegato direttamente al router e una trasmissione wireless proprietaria verso il termostato con alimentazione di rete, il relais con alimentazione di rete e le eventuali valvole alimentate a batteria.
Honeywell Evohome Wi-Fi si collega via Wi-Fi al router di casa e utilizza una trasmissione wireless proprietaria verso il termostato con alimentazione di rete, il relais con alimentazione di rete e le eventuali valvole alimentate a batteria.
Pro
Più di termostato smart: è un sistema completo di gestione della casa, integrabile in sistemi domotici, versatile e comodo per impianti con valvole, applicazione molto semplice da utilizzare. Dispone di molti moduli opzionali per acqua calda, si integra bene con sistemi di riscaldamento a pavimento.
Contro
Non ha l’”intelligenza” di altri modelli smart, non presenta statistiche di utilizzo o app per il desktop.
A chi lo consigliamo
A tutti coloro che hanno in mente il risparmio e il confort assoluto e non si spaventano nel programmare una intera casa stanza per stanza. Il display a colori è assolutamente adatto da collocare in salotto. Il modello Wi-Fi ha una componente in meno e se avete un buon router wireless in casa è sicuramente da consigliare.
Il modello non wi-fi o abbiamo recensito su questa pagina di Macitynet
Si trova nei negozi di Fai Da te. Acquisto Online su Amazon a partire da questa pagina.
Nest Learning Thermostat (compatibile Assistente Google)
Il termostato Nest nella versione dedicata al nostro paese è disponibile dal 15 Febbraio ed è basato sulla terza generazione del prodotto.
La caratteristica peculiare è la capacità di auto-apprendimento basata sul comportamento dell’utente.
Il prezzo al pubblico è di 249 Euro Iva compresa.
Da ottobre 2018 è disponibile una versione più semplificata ad un prezzo inferiore.
Smarther e Smarther2 BTicino
Il termostato BTicino raccoglie tutta l’esperienza del settore di uno grandi nomi della domotica che si è aperto all’uso con cellulari e sistemi non “dedicati”.
L’interfaccia dello smarther è molto immediata e comunicativa ed è pure facile ottenere un “Boost” di riscaldamento quando ne avete bisogno.
Il prezzo al pubblico è di 149 Euro Iva compresa ed è facilissimo da installare nelle scatole standard 503 presenti in tanti impianti italiani anche in sostituzione di un termostato standard.
Lo abbiamo provato su questa pagina di macitynet.
Lo consigliamo a chi ha un elettricista “tradizionale” e vuole giovarsi della preparazione della filiera di tutti i clienti professionali BTicino.
E’ disponibile nella versione da incasso denominata Smarther SX8000 e quella da montaggio esterno Smarther WX8000 leggermente più costosa.
Nel 2020 si è resa disponibile una nuova versione Smarther2 che riprende l’elettronica del termostato di Netatmo visto prima, ha le stesse funzionalità e capacità di integrazione con Homekit, Alexa e Assistente Google e funziona in combinazione con il software Home + Control di Bticino e si chiama Smarther SWX8002 è disponibile anche in versioni dal colore nero o grigio: Smarther SGX8002.
Vimar 02907 Wi-fi, Touch Screen
Ultimi arrivati nella nostra rassegna modelli di Vimar che produce da diverso tempo (2018) un Termostato Wi-Fi Stand Alone collegato all’applicazione By-Clima che ha il pregio di avere un display molto esauriente ed un completo controllo touch che lo rende interpretabile e manovrabile anche da chi non ha uno smartphone. Il costo al pubblico è di circa 125 € e in questo caso non c’è la compatibilità con gli assistenti vocali.
VIMAR 02973.B Termostato Smart a rotella
Sempre da Vimar i nuovi frutti termostato da due moduli abbinabili a tutte le serie civili dell’azienda italiana: Plana, Arké. Eikon e pure Idea (quest’ultima con una placca di adattamento da circa 5 €). Questi modelli necessitano di un apposito gateway per la soluzione domotica Vimar che abbiamo recensito su questa pagina di macitynet e che attraverso il Bluetooth permette di integrarli nell’apposita sezione della app Vimar View Wireless.
In questo caso è necessario portare alimentazione al termostato e avere a disposizione i due fili di chiusura dell’impianto.
Il costo al pubblico dipende dalle finiture e parte dai 136 € Iva compresa. Ovviamente non vanno confusi con i modelli non smart con controllo solo locale che hanno esattamente la stessa estetica.
Per la guida alle valvole termostatiche smart vi rimandiamo a questa pagina di macitynet.
Trovate le novità, informazioni, recensioni e tutorial sulla Casa Smart e domotica le trovate nella sezione dedicata di macitynet: CasaVerdeSmart.