Quali sono i migliori hard disk portatili per Mac e PC? Macitynet vi guida ai modelli più interessanti sul mercato partendo dalle interfacce disponibili che sono in grado di attribuire versatilità, velocità e in qualche caso anche un differenziale di prezzo; scopriremo insieme quelli più adatti ai nomadi digitali, ai videomaker o a chi punta al massimo della sicurezza o della versatilità.
L’arrivo del connettore USB nei computer, circa vent’anni fa (qui una breve storia del formato) ha portato in dote in primis la capacità, per gli Hard Disk da 2,5”, di eliminare la noiosa alimentazione esterna, potendo funzionare solamente con l’energia data dal connettore e anche di essere collegati e scollegati “a caldo” (da computer acceso, cosa non scontata per l’epoca).
All’inizio erano lenti, ma poi sono arrivati i dischi FireWire, quelli USB 2.0 e USB 3.0 ed infine recentemente quelli USB-C e Thundebolt 3, le cui prestazioni sono molto buone e possono essere usati alle volte anche da computer Desktop per l’archiviazione di massa.
E dato che si vive in un mondo sempre più smart, distante dalle postazioni fisse, ma allo stesso tempo con Hard Disk interni nei computer meno capienti che in passato, i dischi portatili sono diventati oggi irrinunciabili, in pratica una estensione dei computer portatili e una risorsa per quelli fissi.
Le caratteristiche
Hard Disk portatili, la forma è l’aspetto
La caratteristica più notevole e caratterizzante degli Hard Disk è senza dubbio l’aspetto: tipicamente questo è dato dal case e dal materiale di costruzione, che parte dalla plastica arrivando sino al metallo, anche se in alcuni casi come il LaCie Rugged c’è la presenza di un supporto in gomma per protezione. Nella quotidianità il disco ci accompagna tanto quanto un computer, per cui la forma e l’aspetto sono molto importanti: avere un disco brutto è sinonimo di scarsa cura delle proprie risorse, specie in ambito business, così l’aspetto sbarazzino o colorato può diventare la chiave per un regalo.
Nel caso del LaCie, la presenza del bumper può essere la chiave d’acquisto per chi invece punta molto sulla sicurezza, si pensi a fotografi o professionisti che girano molto con lo zaino in posti impervi.
Dato che negli Hard Disk la scuola Apple è quasi d’obbligo, la presenza di plastica o metallo satinato è massiccia, però ci sono comunque soluzioni originali come WesternDigital con MyPassport o Seagate con Backup Plus Ultra Slim Portable che offrono, alternativamente, colore e ricercatezza nel design.
Ricordate inoltre che, molto probabilmente, nell’anno che verrà, forse cambierete Mac, o anche quello dopo o dopo ancora, ma molto probabilmente manterrete il disco esterno come tale, magari con un adattatore da USB-A a USB-C (qui una carrellata dei più interessanti), per cui la scelta è tutt’altro che scontata: non prendete il primo che capita, prendetene uno che vi piace.
USB e gentile famiglia (allargata)
La seconda chiave per la scelta è senza dubbio il tipo di connessione: nella maggior parte dei casi i dischi esterni oggi propendono ancora per il connettore USB 3-0 di tipo A, però è vero che da quando Apple ha presentato i nuovi MacBook Pro a metà dell’anno scorso sono aumentati quelli che propongono un connettore USB-C (in particolare con Hard Disk SSD).
Oggi le tipologie possibili sono USB 3.0 (lasciate stare quelli che ancora mostrano USB-2.0 su connettore Mini USB, troppo lenti), USB-C, Thunderbolt 2 e la sua naturale evoluzione Thunderbolt 3.0 (non ne abbiamo trovati negli Hard Disk da 2,5″, ma arriveranno presto).
Le differenze sono sostanzialmente nella velocità di connessione e nella praticità delle porte: le connessioni USB 3.0 offono una velocità buona per il passaggio dati e il backup, le porte USB-C permettono anche l’avvio diretto di App e del sistema operativo senza limitazioni mentre le connessioni Thunderbolt 2 e 3 sono adatte ad un utilizzo professionale (3D, rendering, flusso fotografico in RAW, montaggio video 4K) dove non si accettano compromessi.
Nella maggior parte dei casi, specie negli Hard Disk con USB-C, è presente un connettore USB-C/USB-A per i computer più vecchi, ma è sempre meglio controllare.
Meccanico o solido?
Questo aspetto, nuovo per molti versi, è dato dal periodo di transizione che stiamo vivendo: nel mercato attuale gli Hard Disk meccanici (quelli più comuni, con dei dischi dentro e un funzionamento a testina) sono spesso economici, capienti (arrivano sino a 5TB nel caso di dischi da 2,5”) ma lenti, se paragonati ai velocissimi Flash (SSD), caratterizzati da uno supporto allo stato solido.
Questi ultimi sono meno soggetti a rotture, silenziosi, un po’ meno capienti (nel mercato non si va oltre i 4TB) ma molto più cari, da un minimo di 150% ad anche il doppio o il triplo del prezzo di un disco meccanico.
Prima di fare un investimento sbagliato quindi è meglio valutare quello che ne sarà l’utilizzo: gli Hard Disk meccanici sono ottimi per il backup con Time Machine (o altri software) e per il passaggio dati, mentre i dischi SSD sono perlopiù pensati per essere dischi di avvio esterni, per l’archiviazione di file molto grandi su computer condivisi (con molti accessi) o documenti molto grandi che devono essere letti a grande velocità (come ad esempio una serie di foto in Raw, o un archivio di filmati in 4K).
Spazio, ultima frontiera
Ultima caratteristica, perché apparentemente ovvia, è quella data dalla capacità: ovviamente più un disco è capiente, più è comodo da usare, perché può contenere più dati, ma è anche vero che più il disco è capiente più è costoso e un disco eccessivamente capiente significa anche sostanzialmente un cattivo investimento, dato il costo dello spazio che diminuisce nel tempo.
Su questa caratteristica non possiamo aiutarvi, perché solo un utente sa quanto spazio gli serve: musica, film, fotografie, dati di Office, disegni di Illustrator, RAW, email, impaginati, PDF e quant’altro, ogniuno di noi ha un archivio diverso. Se il disco è il backup del Mac, allora ne serve uno che sia “almeno” uguale alla capacità del Mac stesso, se invece è un disco da trasporto dipende da che cosa deve trasportare e dove.
Il consiglio è quello di prendere un disco capiente che vi faccia “star comodi” nell’uso dei file che vi servono (quindi un 10-20% in più di quanto stimate, meglio anche 30-40%), senza esagerare. Finite le caratteristiche andiamo a vedere alcuni modelli concreti presenti nel mercato, con le loro specifiche peculiarità.
I Modelli
My Passport for Mac
Probabilmente il più famoso, My Passport for Mac è anche uno dei modelli USB 3 più convenienti se consideriamo il rapporto quantità/prezzo (qui la nostra recensione). Rinnovato quest’anno nell’estetica con un design più originale, offre sostanzialmente le stesse caratteristiche che lo ha resi famosi negli anni scorsi.
I prezzi ufficiali partono da 71,00 Euro per il modello base da 1 TB sino ai 103,00 Euro per quello da 4 TB (con un piccolo sconto per chi lo acquista online). La versione per Mac è solo Nera, ma trovate anche il modello My Passport per Windows (disponibile in sei colori) e My Passport Ultra (Black o Gold), che funzionano benissimo anche con Mac, previa inizializzazione al primo collegamento.
LaCie Rugged
Da sempre uno dei modelli più originali nel mercato, per via del bumper arancione, offre caratteristiche uniche come robustezza e una nutrita varietà di connessioni, anche doppie.
Sul sito LaCie sono presenti diverse configurazioni, addirittura anche con FireWire (per chi ancora lo usa) sino a USB-C e Thunderbolt 2 (qui la nostra recensione proprio su quest’ultimo, mentre qui quello con disco a stato solido) con dischi meccanici anche sino a 5TB.
I prezzi variano dai 106,99 Euro del Rugged mini da 2 TB sino ai 198,99 Euro del modello con Thunderbolt e USB-C e disco da 2TB.
In Italia LaCie è distribuita da Attiva, ma si può trovare anche online,
Buffalo MiniStation
Buffalo è un marchio famoso per la sua serie di NAS (qui il nostro test dell’ultimo con dischi SSD), ma a catalogo presenta anche interessanti soluzioni mobile per l’archiviazione locale.
MiniStation è un disco SSD caratterizzato da una superficie satinata, perfetto complemento per il MacBook Pro e connessione USB 3.0 (con adattore USB-C, anche se avremmo preferito un connettore USB-C nativo lato disco) la cui forma supersottile ben si adatta anche alla giacca (qui la nostra recensione).
MiniStation SSD Velocity è disponibile presso alcuni punti vendita specializzati nel territorio nazionale, ma è reperibile anche presso Amazon con prezzi suggeriti di 139,90 Euro (240 GB), 229,90 Euro (480 GB) e 519,90 Euro (960 GB), sia in versione Silver che Black.
Seagate Backup Plus Ultra Slim Portable
Caratterizzato da un profilo ridotto, da una connessione USB 3.0 e da un motivo originale nella parte superiore, questo disco offre una ampia adattabilità a computer di vario tipo e un interessante carattere originale (qui la nostra prova sul campo).
Il disco meccanico offre caratteristiche in linea con la concorrenza, e resta ottimo per trasportare documenti o come complemento per Time machine ad un prezzo senza dubbio interessante.
Il disco è disponibile nello store ufficiale Seagate, oppure direttamente dalle pagine di Amazon, sia in versione 2TB che anche solo 1TB nei colori Silver e Oro con prezzi ufficiali a partire da 85,80 Euro.
My Passport SSD
Realizzato come una curiosa miniatura del WD MyPassport, My Passport SSD ne è la versione con disco a stato solido, ovviamente più veloce ma generalmente meno capiente. Il connettore USB-C e la forma minuta lo rendono ideale a funzionare in qualsiasi situazione, perché in genere i dischi Flash sono meno soggetti a rotture dei dischi meccanici, senza contare che sta molto bene in borsa o borsetta (qui il nostro test).
Nella confezione c’è un cavo USB-C con adattatore integrato per USB-A: i prezzi partono da 139,99 per la versione da 256 GB sino a 469,99 euro per quella da 1 TB: si risparmia qualche cosa nelle offerte online.
LaCie Porsche Design Mobile Drive
Design tagliente e linee (molto) sobrie per il disco LaCie con design Porsche. E quando diciamo tagliente, intendiamo proprio un profilo netto, dato che è realizzato in metallo: il disco meccanico interno permette al disco di rimanere in una fascia di prezzo abbastanza abbordabile, anche se il connettore USB-C permetterebbe un passaggio dati più veloce (ma all’interno c’è anche l’adattatore a USB-A).
Un prodotto che punta soprattutto sull’impatto visivo e sul profilo sottile per essere comodo da mettere in borsa e pesare poco (qui la nostra recensione): i prezzi ufficiali partono da 140,00 Euro per il prodotto che è distribuito in Italia da Attiva, ma si trova anche online in tagli da 1, 2 e 4 TB (quest’ultimo con due dischi all’interno, quindi un po’ meno sottile).
SanDisk SSD Portatile SanDisk Extreme 510
Forse il più originale di tutti, Extreme 510 di SanDisk è un disco a stato solido in un case quadrato, o per meglio dire a rombo, con finiture che imitano una cucitura.
Al di la della forma, però, si tratta di un modello di tutto rispetto perché ha al suo interno una unità Flash di 480 GB su porta USB 3.0, per cui adatta alla stragrande maggioranza dei computer.
L’esperienza SanDisk è garanzia di affidabilità per un prodotto che parte da 419,99, anche se online si può trovare con un forte sconto.
Un hard disk da usare sotto la pioggia: G-DRIVE ev Raw ATC con Thunderbolt
Resistente agli urti e con un compartimento a tenuta stagna G-DRIVE ev ATC con Thunderbolt di G-Technology è pensato per gli usi estremi. In pratica si tratta di un case ev Raw di G-Tech con una custodia esterna All-Terrain Case (ATC) che grazie al sistema estraibile dona alla meccanica USB3 e Sata di base il collegamento Thunderbolt 2.
Gli hard disk ev Raw hanno già una buona resistenza con il loro speciale case in gomma e l’interfaccia SATA esterna possono essere utilizzati sia direttamente che, una volta tolta la gomma, sia con la la custodia speciale ATC con USB (costo sui 50 Euro) che in in quella ATC con Thunderbolt (costo sui 150 Euro) che essere inseriti nei sistemi RAIDG-Speed Studio XL di G-Technology.
I dischi compatibili con il case ATC sono i modelli ev Raw disponibili in tagli da 500 e 1TB con tecnologia tradizionale e da 500, 1TB e 2T con tecnologia SSD ed essendo interscambiabili si ottiene un sistema ultrasicuro da usare quando si lavora in condizioni proibitive (sulla neve, sotto la pioggia, in condizioni di estrema umidità…).
Il modello con ATC resiste alle cadute fino a 2 metri, a pesi fino a 450 KG e la custodia può persino galleggiare o grazie alla certificazione IP66 può restare completamente immerso in acqua fino a 33 secondi.
All’interno del modello standard c’è un disco rigido da 1 TB con meccanica da 7200 giri al minuto e velocità di trasferimento fino a 136 MBps.
Il costo al pubblico consigliato per il modello da 1TB è di 239,95 Euro Iva compresa ma si può trovare anche a prezzi inferiori online.
La distribuzione italiana è affidata ad Accessory Line.
AngelBird SSD2GO PKT
Il piccolo disco di Angelbird è poco famoso, lo ammettiamo, ma ha tutte le carte in regola per far felici chi lo sceglie. Molto piccolo (grazie al disco SSD interno), leggero e colorato, è bello da vedere e da tenere in mano, e grazie alla porta USB-C (con adattatore USB-A) si collega a tutto alla massima velocità consentita.
Durante il periodo di test ci ha seguito per un lungo viaggio risultando spesso il compagno ideale del nuovo MacBook Pro per velocità e versatilità, anche se con il prezzo siamo forse un po’ più alti della concorrenza: con tagli da 256 GB (239.88 Euro), 512 GB (371.88 Euro) e 1 TB (707.88 Euro), tutti disponibili in sette colori, acquistandoli sul sito della casa madre è anche possibile avere una dedica speciale incisa nella parte superiore. Diversamente, si trovano anche su Amazon.it