Quando Apple, nel 2017, presentò la nuova linea di MacBook Pro prive di porte USB-A il mondo si interrogò su quale fosse il futuro della porta sin lì più usata al mondo.
Le porte USB-C erano già diffuse, ma il vero coraggio fu l’adottarle in esclusiva, una scelta radicale non nuova per Apple (pochi ricordano che fu l’iMac trasparente il primo computer al mondo ad adottare esclusivamente porte USB-A) che ha dato i suoi frutti, dato che il connettore USB-C è oggi universalmente utilizzato non solo sui computer, ma anche negli smartphone (compresi i nuovi iPhone 15), nei tablet e anche negli accessori. E per chi deve passare da un vecchio ad un nuovo Mac è necessario trasferire le vecchie periferiche alle nuove porte.
I migliori adattatori USB
I brand che si occupano di accessori non si sono fatti attendere e dalla fine della scorsa decade è stato un proliferare di periferiche di tutti i tipi che sfruttano le capacità superiori di USB-C per migliorare la vita degli utenti sotto moltissimi punti di vista.
Ecco quindi spuntare HUB-C per usare più periferiche, caricabatterie USB-C per Device portatili e moltissime altre cose, ma anche adattatori USB per fare fronte ai problemi che derivano sia per la mancanza di uno standard imposto che continua a lasciare in circolazione una lunga serie di connettori, sia dal fatto che esistono ancora oggi tanti prodotti “legacy” che sfruttano vecchie connessioni, sia perchè comunque di più porte in un computer, specie portatile, c’è sempre bisogno.
È questo il merito del nostro articolo. Presentare questi adattatori, cercando i migliori e spiegare bene qual’è il migliore per le varie esigenze. Prima di addentrarci su quelli che sono i modelli più importanti nel mercato meglio far chiarezza su alcuni aspetti comuni a tutti, che possono aiutarci nella scelta tra un modello e l’altro.
USB-C è il presente e il futuro
Sfatiamo subito un mito: il connettore USB-C (che poi fa capolino a molti standard come vedremo) è il presente e il futuro delle periferiche, nel mondo dei computer e anche al di fuori. Lo ha definito l’Unione Europea, ma la scelta è stata anche tecnica.
USB-C è un connettore più comodo (perché reversibile), capace di portare più energia e di poter gestire più dispositivi connessi di quanto possa fare USB-A, oltre ad avere tutte le caratteristiche di USB-A.
Chi ha periferiche un po’ vecchiotte può sempre dotarsi di un adattatore per collegare dispositivi USB-A a porte USB-C; ce ne sono che costano davvero pochissimi euro. Del resto ne esistono anche che svolgono funzione inversa contrario, permettendo di collegare dispositivi USB-C a porte USB-A
Tutto facile? Purtroppo no, acquistare un HUB USB-C è semplice, scegliere quello giusto per le nostre esigenze un po’ meno, ed ecco perché serve prima valutare bene di che cosa abbiamo bisogno.
Aspetti da considerare
A scorrere le pagine su Amazon, per esempio, gli HUB USB-C sembrano tutti uguali, o meglio sono diversi per forma e colore, ma paiono tutti capaci allo stesso modo, seppure i prezzi siano sensibilmente diversi.
La prima variabile da considerare è il numero di porte a disposizione: due, tre, cinque o sette porte USB-A possono bastare? Dipende dal numero di accessori che dobbiamo collegare.
Tipicamente possono essere mouse, tastiera, webcam, microfono, speaker, Hard Disk o SSD esterni e ricarica dell’iPhone, il che significa perlomeno 7, anche se qualche periferica può essere collegata in wireless: la regola generale è che più porte ci sono meglio è, ma poi bisogna fare i conti con lo spazio sulla scrivania, quindi meglio stare attenti.
Oltre al numero di porte, serve capire anche la funzione cui vorremo destinare il nostro Hub: potrebbe essere comodo per trasportare il segnale video (via HDMI o DisplayPort) o dati (come per i lettori di schede SD); ci so anche altri connettori USB-C e una presa Ethernet per usare la rete cablata, che quando c’è è sempre meglio di una wireless.
Senza poi dimenticare la forma dell’HUB, perché il design vuole la sua parte, ma ci sono HUB che necessitano di alimentazione esterna e sono poco adatti al viaggio, altri che invece prendono l’energia dal computer e per questo vanno meglio nello zaino, altri diventano una vera e propria estensione fisica dello chassis del nostro Mac o iPad.
Occorre fare attenzione anche alla scelta dimensione che è soggettiva ma può diventare molto importante se usiamo un Organizzatore di cavi.
USB-C o Thunderbolt?
Non ci siamo dimenticati della prestazioni dell’HUB: a seconda che dobbiamo collegare solo periferiche di input (come webcam o microfono) oppure anche dischi esterni, la velocità del connettore USB è molto importante, quindi meglio farci attenzione per non creare colli di bottiglia.
In merito a questo, non dimentichiamo che le porte dei MacBook Pro (e anche della maggior parte dei PC di fascia media o alta) oggi non sono solo formalmente porte USB-C ma porte Thunderbolt (compatibili con USB-C), uno standard molto più potente e veloce di USB-C ma che usa lo stesso tipo connettore attraverso USB-4.
Optare per un HUB Thunderbolt significa mettere a disposizione delle periferiche più energia, sfruttare i dischi esterni alla loro massima velocità e avere un HUB che funziona generalmente meglio. Ovviamente questo ad un costo sensibilmente superiore.
I migliori HUB USB-C secondo noi
E veniamo ora alla scelta. Quali sono per noi i migliori adattatori USB-C oggi? Cercare nella selva di Amazon è un bel problema. Ma se ci si orienta a cominciare dal marchio potrebbe non essere difficile escluderne la grande parte.
UGREEN Adattatore USB C MacBook
Quello con cui partiamo non è un vero HUB USB-C, ma è comunque utile. Si tratta infatti d Adattatore Ugreen USB C per MacBook un sistema che si collega alle due porte dei MacBook per trasformarle in due porte USB-A. È molto piccolo e utile da tenere in borsa.
In pratica se vi serve per mouse e tastiera questo HUB è perfetto (ha un prezzo accettabile), ma è adatto solo per MacBook Pro o Air a causa della posizione dei due connettori, in altri computer con distanze diverse l’adattatore potrebbe non entrare e diventare inutile.
Infine non è certo il sistema che potrebbe servire se volete moltiplicare il numero delle porte o sfruttare le porte USB-C per collegare dispositivi ad alte prestazioni.
Sabrent Hub USB C
Questo HUB è invece più classico e flessibile: su questa fascia di prezzo ce ne sono molti ma noi abbiamo optato per un marchio che conosciamo, dato che abbiamo già recensito uno Switch KVM tra i più potenti nel mercato.
Il Sabrent Hub USB C HDMI offre tre porte USB-A (di cui 1 Porta USB 3.2 Gen 1 per device veloci e 2 Porte USB 2.0 tipicamente per mouse e tastiera), una USB-C (utile per l’alimentazione) in aggiunta ad una porta HDMI 2.1, capace di gestire una uscita sino a 4K (con risoluzione a 30 Hz).
Il prezzo di base è conveniente per un HUB discreto ma dall’ottimo rapporto prezzo/prestazioni.
Schitec Adattatore USB C Hub 3.0 a 7 Porte
Se le 5 porte del Sabrent non vi bastano perché avete un numero molto alto di accessori potete valutare il Schitec Adattatore USB C Hub 3.0 a 7 Porte.
Qui si punta tutto sulla connettività USB (di cui 1 USB 3.0 e 6 USB 2.0) in un case in alluminio interessante e comodo se avete accessori non troppo esosi di energia e velocità (come webcam sino a FUllHD, mouse, tastiere, stampanti, scanner, microfono e speaker).
Anche qui il prezzo è davvero interessante per un accessorio che funziona bene sia in mobilità che sopra la scrivania: una sola cautela, l’HUB arriva con un adattatore USB-A, che gli permette di essere usato anche con i computer più vecchi, ma data la limitata capacità del vecchio standard di alimentare correttamente le periferiche, noi lo consigliamo solo per l’uso via USB-C.
Belkin Hub Usb-C
Per chi non si muove molto, oppure necessita di un HUB USB-C specifico per la scrivania con moltissime porte a disposizione di varia natura allora meglio pensare al Belkin Hub Usb-C, che tra le altre cose propone anche una uscita VGA (utile ad esempio se usate un display un po’ vecchiotto) e capace di caricare il portatile sino a 100W, ma ottimale anche per un Mac mini o un iMac.
Da notare che nasce per supportare fisicamente un portatile. Lo si appoggia sopra e si ha una inclinazione per la scrittura che nelle intenzioni di Belkin dovrebbe essere ottimale. Nello stesso tempo potrebbe essere anche vincolante per qualcuno.
Il prezzo qui è tangilble perché il prodotto è molto più complesso e flessibile sia altri sia perchè garantito da marchio forte e molto conosciuto come Belkin,.
Satechi Hub a Pinza USB-C
A proposito di HUB specifici: se avete un iMac M1, dovete assolutamente valutare l’acquisto di un accessorio come questo Satechi Hub a Pinza USB-C che può cambiarvi il modo di operare con il Mac grazie alle porte USB frontali comodissime. Non dovrete più sporgervi dietro al computer per collegare qualche cosa.
Il prezzo è buono per un prodotto davvero interessante, che qui a Macitynet abbiamo descritto in modo dettagliato in un nostro articolo.
Satechi Adattatore Tipo-C Mobile Pro
La stragrande maggioranza degli HUB USB-C sono compatibili con iPad (non sono utilizzabili solo quelli con due connettori abbinati) ma il Satechi Adattatore Tipo-C Mobile Pro, nasce proprio con in mente il tablet di Apple. Offre due porte USB-A, un jack 3,5mm per collegare delle cuffie o auricolarie una porta USB-C per la ricarica o il collegamento di un dispositivo USB-C (ma attenzione al carico sulla batteria dei dispositivi connessi alle porte USB-A). È perfetto per collegare chiavette, mouse, display eccetera. Grazie a questo accessorio potrete trasformare l’iPad in un vera e proprio computer senza molte limitazioni almeno dal punto di vista della connettività.
Satechi Tipo-C Stand e Hub con alloggiamento SSD
Senza dimenticare chi ha un Mac mini, e può utilizzare un HUB perfettamente adatto allo scopo perché della stessa forma del computer di Apple (ma funziona bene anche con un Mac Studio).
Il Satechi Tipo-C Stand e Hub con alloggiamento SSD propone al suo interno diverse porte USB-A e USB-C e anche un comodo alloggiamento per una scheda di memoria M.2 che in pratica viene vista come un disco esterno.
Di questo ne esistono due modelli, uno con l’alloggiamento, di cui abbiamo parlato qui, e uno senza, che noi abbiamo recensito qui.
I prezzi variano a seconda che si parli del modello con l’alloggiamento o senza.
UGREEN Hub USB C Thunderbolt 7-in-2
Restando sui modelli specifici, chi non ama i cavi e gli accessori che si staccano dal Mac, è disponibile il UGREEN Hub USB C Thunderbolt 7-in-2, HUB proprio di porte USB e lettore SD che una forma molto caratteristica che in pratica si attacca al MacBook Pro e lo si può lasciare così anche nello zaino (ma serve attenzione e mettere l’HUB in alto).
Qui una delle porte è Thunderbolt, e gestisce anche l’output video sino a 6K: se avete un MacBook Pro sono sicuramente soldi ben spesi.
Satechi USB C Hub V2
Uno degli HUB USB-C più di rilievo nel mercato è senza dubbio il Satechi USB C Hub V2, L’azienda americana ha fatto qui un ottimo lavoro sia in fatto di porte disponibili che di design (è disponibile in tre colorazioni differenti).
A fronte di un prezzo di listino che si aggira sui cento euro, le caratteristiche sono da prima fascia, come ad esempio un output video 4K a 60 Hz, una rarità per questi prodotti dato che molti degli altri si fermano a 30 hz, oltre alla porta video e all’Ethernet.
UGREEN Hub USB C
Un ottima alternativa al Satechi è rappresentata dal UGREEN Hub USB C, che offre caratteristiche simili, anche se ha solo due porte USB-A (invece che tre) ma riesce a caricare un portatile a 100W, invece che 60W.
Inoltre, questo HUB di UGREEN costa molto meno, il che significa che può diventare una eccellente alternativa per chi ha un occhio al budget.
Caldigit SOHO Dock
Benché per noi il Caldigit SOHO Dock rientri perfettamente nella categoria HUB USB-C, e anzi ne sia assolutamente uno dei modelli più potenti, in realtà dal punto di vista tecnico questo è un HUB Thunderbolt, quindi con potenza ben maggiore dei concorrenti.
Pensato per una utenza professionale, come abbiamo descritto nella nostra recensione, offre una sola porta USB-A ma molte altre porte video (come DisplayPort, una rarità in questo tipo di device) e USB-C, tutte estremamente capaci.
Caldigit TS4
Verso la fine della nostra carrellata mettiamo l’HUB più potente del mercato: il Caldigit TS4 costa molto (intorno ai 500€ al momento in cui scriviamo) ma è pensato per operare solo in ambito Desktop e (probabilmente) solo per professionisti.
Offre un numero di porte altissimo (ben 18) e una estrema versatilità, oltre ad avere la maggior banda disponibile (quindi massima velocità per dischi esterni e massima risoluzione per periferiche video, e poter caricare un portatile sino a 100W e poter ricaricare device come iPhone o iPad anche a computer spento).
Sostanziamente, un prodotto che non dovrebbe mancare nelle scrivanie di chi opera nel video professionale, nel mondo della fotografia, per chi suona in modo più che amatoriale e per chi fa grafica, come abbiamo ben descritto nella nostra prova del prodotto.
Apple Thunderbolt 2/Thunderbolt 3
Chiudiamo questa rassegna con un prodotto che non è un HUB, ma che potrebbe diventare fondamentale per chi usa gli HUB. Si tratta di un adattatore Apple Thunderbolt 2/Thunderbolt 3, che permette l’utilizzo di molti HUB Thunderbolt 3 o 4, come ad esempio il Caldigit TS4, con un MacBook Pro oppure un iMac con Thunderbolt 1 o 2. La velocità sarà ridotta, ovviamente, ma resta la capacità di gestire diverse periferiche.
Nel mercato esistono alcuni HUB Thunderbolt 1 o 2, ma sono molto pochi e comunuque meno versatili di quelli più recenti. La spesa, però, non è contenuta, ma si tratta di soldi ben spesi perchè un domani, con il computer nuovo, lo stesso adattatore potrà essere usato al contrario, per connettere un MacBook M1 o successivi alle vecchie periferiche Thunderbolt 1 o 2.