Migliaia di membri di Hezbollah (organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista libanese) sono stati feriti da esplosioni dei loro pagers (cercapersone). Le esplosioni, tutte simultanee, sono avvenute in varie zone di Beirut, quando in Italia erano circa le 15.30, ferendo più di 2700 persone e uccidendone 8, una operazione che, a detta di esperti di sicurezza, è stata portata a termine dall’intelligence israeliana.
Il New York Times riferisce di migliaia di cercapersone fatti esplodere (forse attivando da remoto qualche funzione in modo da far surriscaldare la batteria ma più probabile l’iptesi di una partita di dispositvi manomessi ad hoc, con microcariche di esplosivo). Per ora i militari israeliani non hanno rilasciato commenti.
I cercapersone (di dimensioni simili a un pacchetto di sigarette) erano molto in voga negli anni ottanta e novanta (per la trasmissione di brevi messaggi: non rispondendo a una chiamata ricevuta su un numero di rete fissa, appariva sul display del pager un breve messaggio con le indicazioni del chiamante), caduti in disuso con la diffusione dei telefoni cellulari. I pagers in questione sono a quanto pare usati da alcuni membri di Hezbollah, perché considerati sicuri (non hanno GPS, non consentono di installare app, non integrano microfoni e telecamere, non si collegano a internet). I dispositivi erano stati programmati per emettere un suono di alcuni secondi prima di esplodere.
Centinaia di ambulanze sono intervenute in varie zone del paese, e un video ripreso da telecamere di sicurezza di un negozio di alimentari a Beirut evidenzia il momento in cui uno di questi cercapersone, esplode.
The videos of exploding pagers in the pockets of Hezbollah operatives as they shop in Beirut are nuts. Reportedly dozens or even hundreds were injured in simultaneous pager explosions. Quite a feat — and Mossad is the suspected culprit. Also — pagers in 2024? pic.twitter.com/flDiACFBJD
— Yaroslav Trofimov (@yarotrof) September 17, 2024
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