Amazon ha migliaia di dipendenti in tutto il mondo che ascoltano le registrazioni catturate nelle case dei proprietari di un altoparlante Amazon Echo. Questo è quanto emerge da un report pubblicato da Bloomberg in queste ore. Ecco i fatti.
Secondo il rapporto, le registrazioni verrebbero ascoltate, trascritte, e annotate: tutto per migliorare il servizio e permettere ad Alexa di rispondere al meglio ai comandi vocali impartiti. Sarebbero almeno sette le fonti vicine ad Amazon che avrebbero riportato a Bloomberg i dettagli sulle registrazioni.
Mentre gran parte del lavoro è stato descritto come standard, i dipendenti hanno ascoltato a volte registrazioni “più riservate”, come ad esempio una donna che cantava sotto la doccia o un bambino che gridava aiuto. I dipendenti Amazon dispongono, inoltre, di chat room interne dove condividono i file quando si ha bisogno di aiuto per l’analisi di una parola o, cosa ancor più preoccupante, quando viene rilevata una “Registrazione divertente”.
Due operai hanno dichiarato a Bloomberg di aver sentito registrazioni sconvolgenti, ai limiti della criminalità, come conversazioni che sembravano descrivere una violenza sessuale. Alcuni dipendenti, peraltro, avrebbero chiesto ad Amazon se, e come, intervenire per tali eventi, ma Amazon avrebbe risposto di non interferire in alcun modo.
Gli utenti Alexa hanno la possibilità di disattivare l’utilizzo delle registrazioni vocali per miglioramenti al servizio, ma alcuni utenti potrebbero non essere a conoscenza di questa opzione.
Secondo Bloomberg, le registrazioni inviate ai dipendenti che lavorano su Alexa non includono il nome completo dell’utente o l’indirizzo, ma le registrazioni sono associate ad un account, e contengono nome e numero di serie del dispositivo dal quale viene percepita la registrazione.
In una dichiarazione a Bloomberg, Amazon ha dichiarato che un numero “estremamente piccolo” di registrazioni vocali Alexa sono annotate, e che ci sono misure in atto per tutelare l’identità dell’utente.
Inoltre, il colosso ha dichiarato di avere rigorose garanzie tecniche ed operative in tal senso, e che il team ha una politica di tolleranza zero per l’abuso del sistema.
I dipendenti non hanno accesso diretto alle informazioni che possono identificare la persona o l’account: tutte le informazioni sono trattate con alta riservatezza, continua nella dichiarazione Amazon.
Ed ancora, spiega la società, è pratica comune utilizzare alcune registrazioni per migliorare il prodotto. Così come avviene in Apple, dove i dipendenti ascoltano le query a Siri per assicurare la qualità nelle risposte, anche con Amazon le registrazioni vengono spogliate di dati personali, conservate per mesi con un identificatore casuale.
Anche i dipendenti Google sono in grado di accedere a frammenti audio registrati su Google Assistant, sempre con lo scopo di migliorare il prodotto, ma Google, come Apple, rimuove le informazioni personali e distorce anche l’audio per l’utente completamente irriconoscibile.
Il rapporto di Bloomberg, spiega che Amazon non rimuoverebbe tutte le informazioni personali, e anche se Eco è destinato a raccogliere l’audio solo quando la parola chiave viene pronunciata per risvegliare il dispositivo, alcuni dipendenti hanno riportato che le registrazioni spesso contengono file audio senza che sia stata pronunciata la parola chiave per risvegliare l’altoparlante.
Ad ogni modo, se siete utenti Echo, e quanto riportato da Bloomberg vi ha allarmati e la replica di Amazon non vi ha convinto, potete semplicemente deselezionare l’opzione che consente ad Amazon di salvare le registrazioni Echo.