Perché comprare un controller MIDI fisico quando si ha già un iPhone o ancor meglio un iPad? Basta infatti installare l’app MIDI Designer Pro per trasformarli in veri e propri controller MIDI capaci di controllare qualsiasi cosa, dai synth hardware alle DAW, comprese le altre app iOS che si hanno a disposizione.
Recensito positivamente da DJ Tech Tools, Recording Magazine, Sound on Sound e Keyboard Magazine, l’app è utilizzata da veterani del palco come Todd Rundgren e Greta Gray e da diversi produttori di musica, come Shadow Child e Oliver per la programmazione di strumenti vintage. L’app ha vinto anche il Sonic Touch Gold Award come “Migliore app” e la sua piattaforma viene usata dalla community per scambiarsi anche i layout degli strumenti di Korg, Roland, Casio, Moog e Yamaha.
Insomma, nel settore è una vera celebrità, anche perché per l’appunto permette di semplificare enormemente il controllo MIDI di qualsiasi cosa con cui è in grado di interfacciarsi. L’utente ha tra le mani un software altamente configurabile, col quale può creare il controller su misura delle proprie esigenze utilizzando knob, fader, XY pad, etichette e non solo. Questo sistema permette di inviare e ricevere ogni tipo di messaggio MIDI incluso il sysex, NRPN e 14-bit CC, inoltre utilizzando il CoreMIDI è possibile usare via hardware o Wi-Fi strumenti come Line6 MIDI Mobilizer II, iRig e iConnect, tanto per citarne qualcuno.
Tra le sue funzionalità sono di rilievo i Supercontrolli e i Sottocontrolli che permettono di creare connessioni semplici o complesse tra i vari controlli, oltre al supporto completo per hardware esterni attraverso la “Funzione Pedaliera”. L’utente può anche scegliere il colore dello sfondo, la grafica ed i colori dei LED per oltre 8 banchi e 6 pagine, oltre che salvare, caricare e condividire i layout e le pagine con altri utenti.
E’ questa la vera forza dell’app. La community di MIDI Designer ha infatti già creato layout per i più famosi strumenti MIDI, tra cui il Miniak di Akai, il Sonar di Cakewalk, il Camelspace e il CamelPhat di CamelAudio, i Casio XW Solo Synth (XW-P1, XW-G1) e Privia PX-5S, il Clavia Nord Lead 4, DSI MoPho, DSI Desktop Evolver, Eventide Pitchfactor e Timefactor, Fractal Audio Axe FX II, Amplitube di IK Multimedia, Jomox MBase 11, Kawai K3m e K1r Vector Control. E poi ancora i Korg 707, DSS-1, EX-8000, ElecTribe R (ER-1), Monotribe e Volca Series, i Line6 Pod v2.0, Pod HD-500, DT-50 Series e POD X3 Live e i Moog Animoog, Little Phatty, Slim Phatty e MF-104m Analog Delay.
Della corposa lista fanno parte anche i Mutable Instruments Shruthi e Anushri, il Novation Bass Station, il Peavey AT-200 Auto-Tune Guitar, il Pioneer RMX-500 (VST/AU), i Roland JX-3P (PG-200), JX-8P (PG-800), MKS-30, MKS-50 (PG-300), JD-990, VG-99, Alpha Juno e Fantom X, i Sequential Circuits Prophet 600 e Six-Trak, il Sonic Charge MicroTonic VST (μTonic), il Sonic Potions LXR Digital Drum Synth, il Strymon “Trio” (BigSky, TimeLine, Mobius), il A Tasty Pixel Loopy HD, il TC Electronic Nova Drive NDR-1, i ValhallaDSP ÜberMod, VintageVerb, FreqEcho, Shimmer e Room, i Waldorf Blofeld, Pulse e 4-Pole, il Where’s the Party At (WTPA) e gli Yamaha S90, DX7 Reface e CS6X/R.
MIDI Designer Pro – dicono – è «Facile da usare, infinitamente flessibile e personalizzabile, e imbattibile nelle performance». Per chi volesse, lo trova in vendita su App Store in versione universale per iPhone e iPad al prezzo di 21,99 euro.