Microsoft avrebbe negato ad alcuni sviluppatori il pagamento di quanto ricavato con Windows Marketplace for Mobile, un sito per l’acquisto e il download che consente provare e acquistare prodotti e soluzioni di terze parti. Il problema sarebbe causato da una lacuna nel sistema di pagamento utilizzato. In una serie di
lamentele nel forum dedicato al programma, alcuni partner affermano, infatti, di non aver ricevuto pagamenti per “migliaia” di dollari, ricavati con la vendita delle applicazioni, in alcuni casi anche certune rilasciate a ottobre dello scorso anno, in concomitanza con il lancio del Windows Marketplace.
I mancati versamenti vengono contestati anche dagli aventi diritto al pagamento rapido, alcuni dei quali avevano accettato di effettuare modifiche all’account e qualificarsi per ottenere un sistema di risarcimento più veloce.
Il problema sembra sia in parte causato dal sistema di “pagamento in differita” usato da Microsoft: anziché pagare a ogni fine mese, indipendentemente dal volume di vendita raggiunto, la società paga solo e soltanto gli sviluppatori che hanno raggiunto la soglia dei 200$. Alcuni sviluppatori risultano non avere raggiunto l’ingresso minimo, nonostante i numeri in loro possesso indicano diversamente.
Mihir Rao, dirigente che si occupa del Marketplace ha riconosciuto il problema, anche se inizialmente credeva che molti degli sviluppatori in attesa erano sinceramente inesigibili. Gli sviluppatori rimangono ora in attesa di risolvere il problema dei mancati pagamenti.
La notizia è ovviamente imbarazzante e non giova alla fama di Microsoft, soprattutto dopo enormi sforzi e investimenti nella creazione del Windows MarketPlace, portale verso il quale ha convogliato l’interesse degli sviluppatori per contrastare il successo dell’App Store e dell’Android Market. Fino ad ottobre dello scorso anno, infatti, Windows Mobile non aveva un punto centralizzato per la prova e l’acquisto delle applicazioni, idea che ha consentito in poco tempo ad Apple di eclissare il confusionario sistema di distribuzione in precedenza usato da Microsoft.
[A cura di Mauro Notarianni]