Carl Icahn è un esperto di proxy fight: negli ultimi anni ha condotto con successo diverse operazioni che hanno visto l’assunzione di quote all’interno di importanti aziende allo scopo di cambiarne le strategie fondamentali, incluse cessioni e acquisizioni. Dopo mesi di lettere legali tra l’investitore e i dirigenti Yahoo, l’operazione di proxy fight di Icahn ha portato al suo ingresso, unitamente a due uomini di fiducia, all’interno del consiglio di amministrazione.
Secondo esperti e osservatori questa mossa avvantaggerà Microsoft circa i suoi propositi di acquisizione parziale o totale di Yahoo. Nelle numerose analisi disponibili in Rete, si veda per esempio quella di Cnet, viene sempre notato che la posizione di Icahn e di due suoi uomini di fiducia all’interno dell’assemblea di Yahoo è pur sempre di minoranza: 3 contro 11.
Ciò nonostante la presenza dell’investitore potrebbe portare a esiti completamente diversi rispetto ai continui rifiuti, registrati negli ultimi mesi, relativamente alle proposte di acquisizione da parte di Microsoft. Anche se in posizione di minoranza Icahn in più di un’occasione è riuscito a sostenere la propria visione e portare dalla sua parte diversi membri all’interno dei consigli di amministrazione delle società . Il risultato finale, nel caso di Yahoo, potrebbe trasformarsi in una maggiore apertura verso le offerte di Microsoft.
Cnet porta la testimonianza di un direttore della società ImClone in cui Icahn era entrato a far parte in una posizione di minoranza. La chiarezza degli obiettivi e delle strategie per raggiungerli e anche la passione di Icahn hanno permesso all’investitore di far interessare altri membri dell’assemblea verso la sua visione. Il risultato finale in quel caso è stato che l’azienda ImClone ha intrapreso una direzione e una strategia completamente diversa da quella precedente e, in definitiva, completamente ispirata al piano di Icahn.
Certo bisognerà attendere e osservare come l’investitore e i suoi uomini riusciranno a integrarsi nella dirigenza di Yahoo. In ogni caso secondo la maggioranza delle opinioni della finanza USA non dovremo attendere molto prima di vedere in azione ancora una volta Microsoft.