Come previsto è arrivato l’annuncio dell’accordo tra Microsoft e Yahoo. Il patto tra le due società che, dopo un lungo corteggiamento più volte apparso sul punto di abortire in via definiva, prevede non una cessione di quote o una fusione, né uno scambio di tencologie come pareva dovesse essere fino a qualche tempo fa, ma un accordo di partnership imperniato intorno al motore di ricerca e ai servizi pubblicitari.
In particolare Microsoft fornirà il proprio sistema di ricerca, denominato Bing, a Yahoo che lo impementerà all’interno dei suoi servizi; in cambio giungeranno alla Grande Y Viola l’88% dei profitti che derivano dalla pubblicità raccolta dal motore di ricerca e avrà diritto di vendere pubblicità su alcuni siti Microsoft. Nessun passaggio di denaro ma solo risparmi per Yahoo (275 milioni di dollari in meno spesi per il motore di ricerca) e più fatturato (500 milioni che arrivano dalle pubblicità ). Una cosa comunque del tutto diversa dall’acquisto proposto da Steve Ballmer a Yahoo alcuni mesi fa.
Il Ceo delle Finestre si era detto disponibile a comprare Yahoo ad un prezzo pari da quasi 48 miliardi di dollari, una cifra enorme, tanto grande da non essere nella disponibilità liquida di Microsoft che sarebbe dovuta andare sul mercato a cercare denaro per finalizzarla. Ma l’allora CEO Jerry Yang aveva rifiutato l’accordo ritenendo la cifra non equa. à toccato a Carol Bartz, nuovo amministratore al posto di Yang, estromesso dalla società anche per la pressione degli azionisti scontenti per le sue decisioni in margine alla vicenda Microsoft, riannodare le fila con Ballmer. Ma le condizioni di mercato e quelle macro-economiche hanno reso impossibile la finalizzazione secondo i presupposti precedenti. Con Yahoo ad un valore di mercato dimezzato rispetto ai 48 miliardi offerti lo scorso anno, il patto tecnologico deve essere apparso a tutti come la strada migliore se non l’unica.
Insieme Yahoo e Microsoft hanno un, quasi, unico avversario: Google. Scalzare la rivale non sarà certamente facile visto che Mountain View ha il 67% del mercato della ricerca contro l’11% di Yahoo e Microsoft messe insieme. Microsoft tenterà di usare l’accordo con Yahoo anche per cercare di fermare Google su altri fronti, come quello del sistema operativo e delle applicazioni on line. Prima di poter usare i muscoli l’alleanza deve passare all’esame dell’antitrust che dovrà verificare che essa non proponga problemi alla concorrenza nel mercato on line.