La portabilità dei dati è un fattore sempre più decisivo nella scelta di un software. Scegliendo formati comuni e aperti si ha la certezza che i propri file potranno sempre essere trasportati su computer e sistemi operativi diversi senza paura di disporre da un giorno all’altro di un mucchio di dati illeggibili.Un formato chiuso e proprietario è sempre stato il .pst, scelto da Microsoft per la memorizzazione del database delle cartelle di Outlook. Tecnicamente, io programmatori potevano finora accedere a questo formato solo ricorrendo alle API Messaging e all’Outlook Object Model richiamabile sui server Exchange. La casa di Redmond ha deciso dopo anni che era ora di cambiare ed ha annunciato l’apertura completa del formato e fatto sapere che rilascerà ampia documentazione sulla struttura e dettagli grazie ai quale software house di terze parti potranno interagire con il formato. Sarà dunque finalmente possibile importare la posta e i dati di Outlook in applicazioni e sistemi operativi diversi da quelli Microsoft.
Fino adesso varie strade erano state tentate per individuare in dettaglio la struttura tecnica di questi file e chi è riuscito a carpire qualcosa ha messo in vendita strumenti e tool per l’importazione / esportazione di questi file. Per Mac, a onor del vero, Microsoft rilasciò anni addietro un software denominato “.pst Import Tool” per migrare i dati da Outlook 2001 a Entourage 2004. Benché questo tool faccia riferimento alla versione 2004 di Entourage, pare sia possibile usarlo ancora per importare i dati in Microsoft Entourage 2008 ma non in altre applicazioni (esempio Mail o Thunderbird).
[A cura di Mauro Notarianni]