Per alcuni iPhone è sotto assedio: non solo per il rallentamento vendite, ma per l’arrivo degli smartphone pieghevoli di Samsung, Huawei, presto anche di altri: Microsoft estromessa dal settore da anni, sembra puntare proprio agli smartphone pieghevoli nel tentativo di effettuare un grande ritorno su questo mercato, con una soluzione diversa da quella finora vista nell’universo Android.
Sia Cupertino che Microsoft hanno già sviluppato e depositato numerosi brevetti per smartphone pieghevoli, ma la multinazionale di Windows sembra stia accelerando, come dimostrano tre nuovi brevetti depositati negli ultimi 5 giorni, tutti per dispositivi diversi da Samsung Galaxy Fold e Huawei Mate X.
Infatti mentre i due super top Android impiegano un solo panello OLED pieghevole, con importanti conseguenze sul design ma anche sul prezzo estremamente elevato a causa della novità tecnologica, la soluzione di Microsoft sembra puntare sul modello Copper Harbor annunciato da Intel, per telefoni pieghevoli costruiti affiancando due schermi uniti da un cardine.
In tutti e tre i nuovi brevetti Microsoft gli schemi tecnici rappresentano un dispositivo identico al modello Intel Copper Harbor, come rileva PatentlyApple. Il primo brevetto del 2 aprile è intitolato Input basato sulle interazioni con un cadine fisico, mentre il secondo del 9 aprile è intitolato Hinged Devices, traducibile con Dispositivo a cerniera o dispositivo con cardine.
In entrambi i documenti vengono presentate diverse soluzioni per la gestione degli input e delle interazioni dell’utente con smartphone pieghevoli realizzati affiancando due schermi uniti da un cardine. Per esempio vengono descritti sistemi per rilevare i comandi utente nel multitasking, con tocchi e trascinamenti iniziati su un display che poi proseguono sull’altro schermo. In una soluzione sensori touch sono dispositivi sui bordi e sui cardini che uniscono gli schermi, in un’altra una superficie touch è implementata sul retro del dispositivo.
Ma gli stessi brevetti prevedono anche sistemi di input e di interfaccia diversi in base all’angolo di apertura del cardine. Per esempio l’interfaccia funziona in modo regolare con il terminale chiuso, mentre quando è aperto si passa al rilevamento touch sui due schermi, anche con gesture rilevate nell’area di giunzione del cardine. Infine quando lo smartphone è aperto come un mini computer portatile, uno dei due display viene usato per visualizzare una grande tastiera virtuale e per fungere anche da trackpad.
Il terzo brevetto Microsoft per smartphone pieghevoli depositato il 4 aprile è intitolato Metodi di fabbricazione e calibrazione ottica per dispositivi a doppio schermo. Il documento parte dai sistemi attuali per la calibrazione, tutti focalizzati per dispositivi con un solo schermo, per analizzare le complessità e le soluzioni proposte per i nuovi terminali. Tra le soluzioni proposte la memorizzazione dei voltaggi corrispondenti ai valori corretti per luminosità e colore dei due schermi in chip di memoria non volatile installati in entrambi i display.
Tenendo presente il progetto Copper Harbor di Intel, di cui riportiamo una foto del prototipo da The Verge, che funge da modello base per Microsoft e tutti i costruttori PC Windows, partner di Redmond presenti nel mercato smartphone, è lecito attendersi uno smartphone pieghevole. Questo potrebbe prima arrivare da Microsoft, magari con il marchio Surface, per poi essere esteso con altri marchi e nomi a costruttori come HP, Lenovo, Dell e altri ancora, come da sempre avviene per i nuovi form factor di computer PC Windows desktop, portatili, convertibili, tablet e così via.