Da giorni fa discutere il trucco adottato da Microsoft per costringere gli utenti di Windows 7 e 8 ad aggiornare a Windows 10, installando sempre e comunque l’update proposto, anche quando l’utente preme la “X” per chiudere finestra che invita a eseguire l’aggiornamento. La “paura” di far partire in automatico un aggiornamento non voluto sta spingendo molti utenti a disattivare gli aggiornamenti automatici di sistema, influenzando in questo modo la sicurezza e l’affidabilità complessiva.
Un redattore di PC World spiega di avere ricevuto un numero enorme di segnalazioni (un numero di mail superiore a quelle ricevute globalmente su qualsiasi altro argomento trattato), segno che il problema c’è e molti utenti non vogliono essere costretti ad aggiornare.
Anche le agenzie di stampa cinesi riferiscono di utenti arrabbiati per il passaggio forzato al nuovo sistema e secondo un consigliere giuridico dell’Internet Society of China (organizzazione che include 140 aziende, scuole e istituti di ricerca) Microsoft “ha abusato della sua posizione dominante sul mercato e violato le regole della correttezza che disciplinano il mercato” al punto che una citazione in giudizio potrebbe essere giustificata. Yang Shuo, dipendente di una società di Pechino che si occupa di pubbliche relazioni, ha spiegato che l’aggiornamento senza la sua volontà ha bloccato la redazione di un piano aziendale portando all’annullamento di un affare del valore di 3 milioni di yuan (457.000$). “Solo perché non ho visto la notifica, non significa che io abbia accettato” ha detto Shuo.
La nuova schermata proposta da Microsoft è senza dubbio discutibile. Solitamente cliccando sulla “X” in alto a destra nella finestra pop-up, questa si chiude o al massimo si rimpicciolisce nella taskbar; Microsoft ha cambiato la tipica modalità di funzionamento delle finestre e premendo sulla “X” si conferma la volontà di aggiornare il sistema.