Microsoft ha annunciato una funzionalità in arrivo per Windows 10 e Windows 11 che permetterà di semplificare la condivisione di file tra iPhone e PC, alla stregua di quanto è possibile fare tra Mac e iPhone grazie ad AirDrop.
La Casa di Redmond ha avviato il rollout di una nuova versione di Phone Link (in italiano “Collegamento al telefono”), al momento riservata agli utenti iscritti al programma “Windows Insider” ma che dopo i test sarà disponibile per tutti.
“Collegamento al telefono” (ne abbiamo parlato in dettaglio qui) semplifica l’accesso a contenuti di dispositivi Android e iPhone. Dopo avere abbinato telefono e PC via Bluetooth è possibile visualizzare notifiche sullo schermo del computer, inviare messaggi, anche rispondere al telefono direttamente dal PC.
Per sfruttare le ultime funzionalità di condivisione, Microsoft riferisce che serve un iPhone con iOS 16 o seguenti, l’app “Collegamento a Windows” (versione 1.24112.73 o seguenti da scaricare dall’App Store), e l’equivalente app companion per PC (versione 1.24112.89 o seguente).
Per condividere un file da iPhone a PC, bisogna: selezionare il file o i file da condividere, fare tap sull’icona di condivisione, scegliere “Collegamento a Windows” e selezionare il dispositivo di destinazione.
In modo analogo, per condividere file da PC a iPhone, bisogna: selezionare i file in locale sul PC, fare click con il tasto destro del mouse, selezionare “Condividi” e selezionare “Il mio telefono” (o opzione equivalente)
Sul telefono (o sul PC) dovrebbe apparire un messaggio che fa riferimento al collegamento dell’altro dispositivo; accettando la ricezione, sarà possibile connettere i due dispositivi in modo analogo a quanto avviene con AirDrop tra i dispositivi Apple.
Il programma “Windows Insider” è nato 10 anni addietro (lanciato il 30 settembre 2014), pensato come strategia per coinvolgere gli utenti nello sviluppo del sistema operativo. Alcune funzionalità sono presentate gradualmente, al fine di ottenere il feedback degli utenti. Esistono ad ogni modo dei sottocanali che aumentano la confusione intorno alla tempistica e alla effettiva disponibilità delle funzionalità.
