Per il Ministro dell’Economia e delle Finanze finlandese, Microsoft ha tradito il paese. Lo sfogo arriva sulla scia dei recenti annunci della casa di Redmond di ridurre drasticamente (del 14%) la forza lavoro, molti di questi sono ex dipendenti Nokia, quelli dalla divisione Devices and Services.
L’ex sindacalista Antti Rinne, ha parlato del “tradimento” con il giornale Kauppalehti, reagendo con rabbia alla notizia. “È ovviamente una questione tra Nokia e Microsoft” ma quando Redmond annunciò l’acquisizione, dice Rinne, “si era espressamente impegnata con la Finlandia e il know-how finlandese”. “Sembra”, continua, “che gli impegni non siano stati rispettati”. “Ora aspetto il data center che avevano promesso” aggiunge Rinne ricordando che a settembre dello scorso anno la casa di Redmond aveva promesso la costruzione di un data center da 250 milioni di dollari con base in Finlandia per i clienti europei.
Qualche settimana addietro il Primo Ministro Alexander Stubb, aveva accusato la Apple e il suo defunto CEO Steve Jobs, della crisi dell’economia del paese. Come abbiamo già scritto, il destino di un’azienda come Nokia è ovviamente una questione di orgoglio per il popolo finlandese. La caduta di Nokia, un tempo orgoglio nazionale non si può ad ogni modo attribuire solo ad astute mosse dei concorrenti, ma anche a scarsa visione prospettica dei suoi dirigenti.