Le voci dei licenziamenti di massa alla Microsoft erano vere: in un rapporto pubblicato dal CEO Satya Nadella, la società afferma che prevede di tagliare 10000 posti di lavoro durante il suo terzo trimestre fiscale, che termina a marzo. La mossa ha lo scopo di “allineare la struttura dei costi di Microsoft con la domanda e le entrate, secondo Nadella, cioè ridurre le spese man mano che le vendite si stanno riducendo nel periodo post pandemia.
I clienti hanno aumentato la loro spesa digitale durante il culmine della pandemia, dice Nadella, ma adesso si sta ridimensionando. Numerosi paesi sono nel bel mezzo di una recessione, o lo saranno a breve, aggiunge il dirigente.
Microsoft continuerà ad assumere in “aree strategiche chiave”, continua il rapporto. In particolare la società affronterà una tassa di ristrutturazione di 1,2 miliardi di dollari per i costi di liquidazione, consolidando i contratti di locazione degli edifici e le modifiche non specificate alla sua gamma di hardware. Nadella osserva che il personale statunitense otterrà un’indennità di licenziamento “sopra mercato” e sei mesi di copertura sanitaria continua, oltre a premi azionari.
Come spiega GeekWire, con 10000 persone coinvolte questo è il secondo più grande round di licenziamenti nella storia di Microsoft. L’azienda ha tagliato 18.000 posti di lavoro nel 2014 quando Nadella appena promosso CEO aveva ridimensionato il business hardware di Nokia. Microsoft ha assunto in modo aggressivo durante la pandemia, reclutando 40.000 lavoratori nell’anno fiscale 2022, come del resto hanno fatto molti altri colossi del settore.
Alcuni nuovi posti di lavoro sono arrivati attraverso acquisizioni, come Nuance che vantava 6.500 dipendenti, e l’ex ala ad tech di AT&T Xandr, che ha portato 1.500 persone. Come già ricordato più volte purtroppo negli ultimi mesi, Microsoft non è la sola a intraprendere il taglio di massa dei posti di lavoro.
Meta ha licenziato più di 11.000 dipendenti lo scorso autunno. Amazon, nel frattempo, prevede di tagliare oltre 18.000 posti di lavoro situati principalmente nelle sue divisioni di vendita al dettaglio e reclutamento. Ancora, Salesforce ha recentemente tagliato il 10% dei dipendenti. Insomma, l’industria tecnologica è alle prese con una realtà economica più dura del pre pandemia e Microsoft non è immune da questi problemi.
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