Tutti aspettavano un nuovo Microsoft Surface Studio, anche perché l’ultimo modello risale a ben quattro anni fa, ma la versione 2+ appena presentata delude in buona parte le aspettative per due ragioni fondamentali: a livello estetico e funzionale è del tutto identico al precedente, ma soprattutto al suo interno viene impiegato il processore Intel H35 di 11esima generazione del 2021.
Qui più che il salto di una generazione e di un anno, conta il fatto che Intel con la 12esima generazione ha migliorato in modo sostanziale i suoi processori introducendo chip ibridi, molto più potenti ed efficienti. Microsoft avrebbe avuto tutto il tempo per implementare i chip Intel più recenti, in questo modo avrebbe evitato di proporre l’ammiraglia dei desktop PC, di fatto una vetrina per le potenzialità creative di Windows da contrapporre ad Apple, con un chip senz’altro valido, ma di una generazione fa, buono per macchine con prezzi sensibilmente inferiori.
Infatti Microsoft Surface Studio 2+ è proposto negli USA a partire da ben 4.300 dollari, al cambio odierno 4.400 euro, in configurazione con 32GB di RAM DDR4 e una unità di archiviazione SSD da 1TB. In Italia costa molto di più: si parte da 5.389 euro.
Il colosso di Windows dichiara che il modello con Intel Core i7-11370H è il 50% più veloce di Studio 2, oltre che cinque volte più veloce del modello originale del 2017. Grazie alla scheda video Nvidia RTX 3060 anche le prestazioni grafiche raddoppiano rispetto a Studio 2 dotato invece di GTX 1060.
Rimangono inalterati design e form factor: un PC tutto in uno con schermo da 28 pollici fissato a una base con cerniera flessibile, permettendo così all’utente di posizionare il display con grande libertà, anche come se fosse un cavalletto o un tavolino. In effetti Microsoft Surface Studio 2+ porta due novità: le porte USB-C ora supportano la tecnologia Thunderbolt 4, mentre lo schermo supporta Dolby Vision HDR.
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