Il successo di un prodotto non dipende solo dal prodotto stesso ma anche alla capacità di organizzare un lancio efficace sul mercato. Da questo punto di vista sembra che Microsoft abbia peccato di inesperienza, non riuscendo a garantire al suo Surface una sufficiente disponibilità al pubblico per attirare le vendite.
E’ quello che sostiene la società di analisi Detwiler Fenton di Boston, secondo la quale i Surface venduti nell’ultima fase del 2012 saranno fra i 500 e 600 mila, e non gli uno o due milioni previsti da Redmond alla presentazione del suo tablet con Windows RT. L’aspetto più penalizzante è la scarsa disponibilità nei negozi del Surface venduto solo online e nei pochissimi Microsoft Store sparsi per il mondo. Al momento si tratta di soli 31 negozi, incapaci ovviamente di garantire una distribuzione adatta allo scopo.
Si tratta di un difetto non da poco per un prodotto che parte da un costo di 499 dollari: un prezzo non abbastanza basso per spingere le vendite online effettuate a “scatola chiusa” – come per esempio quelle del Kindle Fire o del Nexus 7 – ma sufficientemente alto perché il cliente desideri toccare con mano il prodotto e provarlo, prima di decidere di acquistarlo.
Microsoft non è stata in grado di organizzare una strategia distributiva di vendita capillare e si è trovata impreparata da questo punto di vista; un problema analogo ha interessato anche Google, che non è stata in grado di gestire in maniera efficiente l’elevatissima richiesta dei suoi Nexus 4, andati a ruba ripetutamente in poche ore, lasciando scontenti moltissimi utenti che dovranno aspettare settimane prima della ricezione.