Microsoft starebbe accordandosi con alcune agenzie per monetizzare tramite pubblicità e inserizioni il nuovo Bing che sfrutta tecnologie di intelligenza artificiale AI generative, da poco integrate nel motore di ricerca di Redmond tramite una versione migliorata e potenziata del chatbot ChatGPT di OpenAI.
Secondo quanto riporta Reuters, nei giorni scorsi la multinazionale di Windows avrebbe mostrato una demo del nuovo Bing durante «un incontro con un’importante agenzia pubblicitaria» facendo vedere come si potrebbero inserire collegamenti a pagamento all’interno delle risposte generate dall’AI nei risultati di ricerca di Bing.
D’altronde l’AI generativa è recentemente balzata agli onori della cronaca proprio per la sua capacità di restituire risposte complete, indistinguibili da quelle che potrebbe digitare un essere umano, quindi non stupisce che Microsoft voglia sfruttare il proprio vantaggio soprattutto su Google, che ha lanciato un chatbot parallelamente al suo.
Quando sarà completamente integrata nei motori di ricerca, questa AI sarà in grado di generare risultati precisi anche per query complesse. Al momento siamo ancora agli inizi e abbiamo già visto come questa prima fase possa essere imprevedibile. Ad esempio Google ha perso 100 miliardi di dollari in valore di mercato nel giorno in cui ha pubblicato un video promozionale per Bard che mostrava il chatbot mentre condivideva informazioni imprecise.
Le idee di Microsoft per la pubblicità in Bing con AI
Secondo Microsoft, le risposte più umane di Bing con AI attireranno un maggior numero di utenti e, di conseguenza, più inserzionisti che desiderano metterci le mani sopra. Gli annunci pubblciitari nel chatbot godrebbero così di maggiore risalto rispetto ai tradizionali annunci presenti nei risultati di ricerca.
Questi nuovi annunci e pubblicità sono già in fase di test nella prima versione di Bing con chatbot AI, che allo stato attuale è disponibile per un numero limitato di utenti. Per ora vengono praticamente presi gli annunci tradizionali, quelli che le aziende pagano per far comparire i loro siti e prodotti tra i risultati di ricerca, e li inserisce nelle risposte generate dal chatbot.
In futuro però gli annunci potrebbero essere mostrati anche attraverso un altro formato che sarebbe orientato agli inserzionisti di settori specifici. Ad esempio, quando un utente chiede al nuovo Bing “quali sono i migliori hotel in Messico”, potrebbero apparire annunci di hotel.
I dirigenti Microsoft ritengono che ogni punto percentuale di quota di mercato che guadagna nel settore delle ricerche e delle pubblità onlin, da anni dominato da Google, potrebbe portare altri 2 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie. Non è un segreto che Bing con AI viene visto da Microsoft come un’opportunità per dare filo da torcere a Big G nel suo campo prediletto e di conseguenza come una novità potenzialmente redditizia.
Comunque anche Microsoft Bing AI ha commesso alcuni errori al lancio: in alcuni casi è arrivato persino a insultare l’interlocutore, tanto che alla fine l’azienda ha deciso di limitare il sistema per evitare risposte assurde e inquietanti. Per tutti gli articoli di macitynet che parlano di Intelligenza Artificiale fate riferimento a questo indirizzo.