In anteprima per gli “insider” (iscritti al programma che consente di ricevere in anteprima versioni del sistema operativo), Microsoft ha rilasciato l’anteprima della nuova versione di Windows Subsystem for Android, siglato WSA, il sottosistema che, tra le altre cose, consente di eseguire nativamente app Android sull’hardware del sistema operativo ospitante Windows 11.
Per sfruttare WSA basta installare l’app Amazon AppStore dal Microsoft Store ma volendo (smanettando un po’) si potrebbe avere anche il Play Store di Google. La versione 2301.40000.4.0 di WSA vanta novità relative alle prestazioni delle app e della “esperienza” Android, comprese migliorie nei frame rate con alcuni benchmark.
Su macchine con architettura x86 (processori AMD e Intel) sono previste migliorie in termini di prestazioni fra il 40% e il 50%; i miglioramenti prestazionali sono indicati nel 20% per chi utilizza macchine con processori basati su architettura ARM. Microsoft non ha ad ogni modo indicato nello specifico i benchmark di riferimento usati.
La multinazionale di Redmond riferisce ancora di miglioramenti con le app che usano la fotocamera (con metadati ora distribuiti correttamente a questo tipo di app), la risoluzione di un problema con la riduzione delle dimensioni della finestra delle app usando touchpad o mouse, l’update di Chromium WebView alla versione 108, opzioni di privacy del microfono e della fotocamera sincronizzate fra app Windows e Android e aggiornamenti di sicurezza intrinseci di Android 13.
Per aggiornare WSA basta aprire il Microsoft Store, fare clic sull’icona Raccolta in basso a sinistra, da selezionare “Recupera aggiornamenti” e poi “Aggiorna” a destra di Windows Subsystem for Linux, in alternativa, per l’update completo, si può cliccare su “Aggiorna tutto”).
Negli ultimi giorni Bing ed Edge di Microsoft sono in cima alle notizie di tecnologia grazie alla integrazione con la rete linguistica generativa ChatGPT. Ora che Apple ha avuto successo con Apple Silicon per Mac, si prevede che altri costruttori introdurranno portatili e computer basati su chip ARM, uno sviluppo che non piacerà a Intel e AMD.