Microsoft ha grandi ambizioni per Windows 10, numeri da capogiro: un miliardo di dispositivi con installato il nuovo sistema entro tre anni. È quanto aveva dichiarato all’ultima conferenza per sviluppatori BUILD da Terry Myerson, vice presidente executive dell’Operating Systems group, specificando che l’obiettivo della società è raggiungere il traguardo del miliardo di dispositivi “entro due-tre anni dal lancio”.
Quanto realistico è l’obiettivo di Microsoft? The Verge spiega che la Casa di Redmond ha impiegato circa 15 mesi per riuscire ad avere 200 milioni di utenti con Windows 8; saprà fare meglio con il nuovo sistema? ZDnet ha fatto un po’ di calcoli, spiegando come le ultime stime fornite sulle vendite globali di PC dalle società di analisi Gartner e IDC mostrano una costante diminuzione nelle vendite di desktop tradizionali e laptop, con crescita stabile solo nell'(attualmente piccolo) segmento che Gartner chiama “premium ultramobile”, settore che include gli ultimi MacBook di Apple e la serie Surface Pro di Microsoft. Le stime parlano di vendite di tablet e PC con Windows in ristagno, valori pari a circa 300 milioni di unità annuali. Non su tutti i nuovi computer sarà ovviamente installato Windows 10; la Casa di Redmond deve ancora annunciare la data dalla quale Windows 7 non sarà più venduto, e vi sono numerose imprese che continuano a esercitare il diritto di downgrade che Microsoft offre ai clienti per determinati prodotti OEM.
Anche ammettendo che su meno della metà dei 300 milioni dei nuovi PC venduti ogni anno sarà installato Windows 10, si arriverà a quasi mezzo miliardo di unità con il nuovo sistema dopo tre anni. Restano da considerare i dispositivi con Windows Phone. I dispositivi con l’OS mobile Windows 8.1 non vantano negli Stati Uniti un grande market share (sotto il 5% secondo le varie società di ricerca) e anche considerando gli altri paesi, si arriva a cifre inferiori al 10%. Il mercato degli smartphone è ad ogni modo enorme, circa 1.8 miliardi di unità l’anno, tanto che anche una piccola percentuale di mercato rappresenta una grande quantità. Nell’ultimo trimestre, Microsoft ha venduto 8.6 milioni di telefoni in tutto il mondo e in proiezione e nella peggiore delle ipotesi, Windows 10 arriverebbe su 50/150 milioni di dispostivi anno dopo anno. A questa cifra bisogna aggiungere i circa 50 milioni di utenti che attualmente usano gli smartphone con Windows 8.1 e che potranno eseguire l’update al nuovo sistema, arrivando a un paio di centinaia di milioni di dispositivi per una piattaforma che di diverse lunghezze terza dopo iOS e Android.
A questo punto bisogna tenere conto degli utenti consumer e delle realtà identificate come “small business”. Considerando che il 90% degli utenti che ora usano Windows 8.1 passerà al nuovo sistema, avremmo circa 225 milioni di PC da aggiungere alla somma complessiva. Per quanto riguarda gli utenti di Windows 7, il redattore di ZDNet ipotizza il passaggio di 1 utente su 4, per un totale di 150 milioni di utenti.
Non è facile, invece, formulare ipotesi sul versante enterprise. In normali circostanze il 10% degli utenti aziendali passa a una nuova versione di Windows entro i primi due anni della sua disponibilità. Per molti versi Windows 10 è per questa utenza un aggiornamento di Windows 8.1 e funzionalità enterprise come il Device Guard (uno strumento per la sicurezza e per verificare la firma digitale di un applicativo e determinare se è attendibile o no) e la disponibilità di un package manager per installare i software da linea di comando, potrebbero suscitare l’interesse delle aziende.
Dopo tutto questo, e anche alla luce delle supposizioni più pessimistiche, non è da escludere che Microsoft possa arrivare al suo obiettivo. Microsoft dovrà impegnarsi a mantenere (e, se possibile, incrementare) le vendite dei dispositivi Windows 10 Mobile, aiutare OEM e partner a vendere più PC e tablet. Fra due anni vedremo se l’obiettivo sarà stato raggiunto.