Nel corso della conferenza Build 2017, Microsoft ha presentato varie novità ma una merita particolare attenzione: si chiama Project Emma ed è un dispositivo da indossare al polso che potrebbe essere un valido aiuto per risolvere il tremore delle mani nei pazienti affetti dal morbo di Parkinson.
Il nome del dispositivo è un omaggio a Emma, persona che ha aiutato la dottoressa Haiyan Zhang, direttore di Microsoft Research, a creare il dispositivo. Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa, a evoluzione lenta e tra i principali sintomi il più noto è il tremore che presentano molti pazienti a riposo. Il tremore spesso interessa una mano ma può interessare anche i piedi o la mandibola.
Emma presentava un evidente tremore alle mani, un problema che rendeva impossibile disegnare linee diritte o scrivere in modo leggibile. Indossando il dispositivo al polso, il tremore è scomparso. Non è del tutto chiaro come funziona il dispositivo ma a grandi linee alcuni motorini vibranti, simili a quelli per le vibrazioni che si trovano negli smartphone, distraggono in qualche modo il cervello obbligandolo a concentrarsi su altro e non sugli arti del paziente. In altre parole Zhang spiega che nelle persone che hanno questo problema il cervello fa a gara con se stesso: una metà cerca di far tremare la mano, l’altra metà cerca di fermarla. I due segnali si combattono e amplificano causando il tremore. Il dispositivo invoglia il cervello a fermare il ciclo di risposta neurale.
https://youtu.be/k9Rm-U9havE
Zhang dice di avere ascoltato la paziente e dopo avere compreso ciò che accadeva a livello fisiologico è riuscita a intuire una possibile soluzione. “Penso che ciò che accade indossando il dispositivo è che… il suo cervello non percepisca più il tremore delle mani e non cerca di fermare il ciclo di risposte”. Dal filmato che è possibile vedere qui si nota come l’oggetto in questione consente di migliorare la qualità della vita di Emma.
Nel mondo vi sono oltre 10 milioni di persone malate del morbo di Parkinson la cui vita è profondamente sconvolta dalla malattia. Il dispositivo Microsoft Project Emma potrebbe essere un valido aiuto per garantire una migliore qualità di vita ai malati guardando al futuro in attesa di individuare i meccanismi di attivazione della patologia, da anni obiettivo di medici e ricercatori di tutto il mondo.
