Google sta cambiando le norme sulla privacy in tutti i servizi per sostituirle con una normativa unica più breve, a loro dire “di più facile comprensione”. Dal primo marzo le informazioni individuali fornite per usare i servizi di Google potranno essere usate dalla società anche per altri servizi. In sostanza, ogni iscritto sarà trattato come un singolo utente per tutti i prodotti creati dall’azienda. La soluzione dovrebbe rendere meno complicata la gestione dell’identità di ogni iscritto e semplificare la vita a chi usa i suoi servizi.
Microsoft approfitta dell’occasione per presentarsi come alternativa alla società di Mountain View con lo slogan “Putting people first” (le persone prima di tutto) denunciando la doppia morale di Google che, secondo Redmond, rende più difficile e non più semplice il controllo delle informazioni personali.
Microsoft invita le persone deluse o preoccupate a utilizzare servizi alternativi: Hotmail, anziché Gmail per la posta elettronica, Bing anziché Google per le ricerche sul web, Office 365 anziché Google Docs per la gestione dei documenti online e ovviamente Internet Explorer al posto di Chrome come browser. Frank X. Shaw, vice presidente Microsoft responsabile delle comunicazioni in Redmond, ha fatto sapere che sono previste delle pubblicità e una campagna specifica su questo sarà pubblicata in diversi quotidiani statunitensi già da questa settimana.
[A cura di Mauro Notarianni]