Da tempo qualche sito azzardava l’ingresso di Microsoft nel settore dei tablet ma i dettagli erano sempre pochi e troppo scarsi e ora si spiega perchè: Microsoft ha coperto tutto il progetto con un velo di segretezza impenetrabile, copiando la strategia di Apple.
Stando a quanto riporta Techradar, Redmond ha cominciato con l’allontanare la squadra incaricata di lavorare al dispositivo dai tradizionali laboratori sperimentali dove vengono creati prototipi e studiati nuovi prodotti; qui, infatti, si trovano stampanti 3D, strumenti per lo stampaggio a iniezione e taglio laser ma non è in questo posto che sono stati elaborati i modelli di Surface; il team che ha curato il tablet ha infatti lavorato in quello che Stevie Bathich, responsabile diMicrosoft per le ricerche nel campo hardware, ha definito un di bunker sotterraneo senza finestre; quando il team responsabile dello sviluppo è cominciato a diventare più numeroso, il gruppo è stato trasferito in un edificio più grande, con le finestre ma con sistemi di sicurezza simili a quelli usati nei caveau delle banche, con tanto di guardie di sicurezza armate e strumenti per le verifiche biometriche di chi accede. Per entrare nel repoarto dedicato, chi si occupava di Surface doveva passare prima da stanze con doppie porte e camere di compensazione che impedivano l’accesso agli estranei e garantivano la sicurezza della struttura.
All’interno degli edifici blindati il team ha sperimentato varie ipotesi in termini di design, creando e stampando modelli 3D con dimensioni, disposizioni e forme differenti, testando anche le performance delle connessioni WiFi (non è chiaro se Surface utilizzerà lo standard 802.11n o l’ultima generazione 802.11ac, che ha bisogno di più antenne per gestire la maggiore larghezza di banda consumando però meno dal punto di vista energetico).
I prototipi realizzati sono stati molti e di vario tipo. “Abbiamo preso a cuore le grandi idee, senza però trascurare i piccoli dettagli” dice Bathich. “Sono necessarie diverse iterazioni per realizzare un grande dispositivo e a ogni revisione (Surface, ndr) diventava migliore”. Si è lavorato molto anche su particolari della cover, cercando di ottenere un suono caratteristico per la cerniera che ricordasse la chiusura della portiera di una macchina sportiva, “qualcosa di viscerale, una connessione emotiva” dice Panos Panay, a capo del team Surface, che dà all’utente la sicurezza che l’aggancio sta effettivamente funzionando.
Lo stile Apple si vede anche nel mostrare sottotono le specifiche: Microsoft non ha fornito dettagli come la velocità dei processori usati (ha indicato genericamente l’uso di ARM e Ivy Bridge Core i5), la durata della batteria e l’effettiva risoluzione dello schermo. Cupertino, quando illustra lo schermo dell’iPad non lo fa in termini di risoluzione, ma parla di “definizione”, “nitidezza”, “brillantezza”, evidenziando il nuovo livello di esperienza possibile per l’utente. Microsoft, ha imparato la lezione e in modo simile, evidenzia le capacità del nuovo display ClearType, parlando di “chiarezza”, “nitidezza”, senza scendere toppo in inutili tecnicismi.
Secondo Techradar il prezzo del Surface Pro sarà simile a un Ultrabook di medie caratteristiche; il prezzo della variante RT sarà invece in linea con altri tablet ARM con schermo e capacità di storage simili e in linea con il nuovo iPad.
[A cura di Mauro Notarianni]