Nel corso della Credit Suisse Technology Conference per gli investitori, Kevin Turner, direttore operativo di Microsoft, ha parlato del futuro di Windows e spiegato che la società prevede di aumentare gli introiti studiando anche un modello di business completamente differente rispetto al modello attuale.
Non è ancora chiaro cosa Turner intendesse dire (il dirigente ha genericamente parlato di servizi che possono essere sfruttati in modo creativo), ma in molti ipotizzano che oltre a una versione a pagamento di Windows 10, Microsoft potrebbe rilasciare una versione base del suo sistema operativo con opzioni in abbonamento con le quale accedere a servizi premium o funzionalità particolari.
Siamo comunque soltanto nel campo delle ipotesi: maggiori novità dovrebbero essere note all’inizio del prossimo anno, man mano che il rilascio di Windows 10 si avvicinerà. Una cosa è certa: Microsoft, famosa in passato per trarre enormi profitti dalla vendita degli aggiornamenti del sistema operativo, sia ai clienti finali sia ai costruttori di PC, è costretta a cambiare rotta dall’assedio dei concorrenti che sia nel mondo della mobilità che dei desktop ora offrono gratis l’OS. Un buon esempio è Apple, che riesce a guadagnare con altri sistemi e servizi, che prescindono dalla semplice vendita del sistema operativo.