Microsoft richiederà una prova attestante che una persona sia stata vaccinata contro la patologia da COVID-19, prova che da settembre verrà richiesta a tutti i dipendenti, i vendor e gli ospiti che varcano qualsiasi edificio di proprietà Microsoft negli USA.
A riferirlo è la stessa azienda indicando nuove regole per chi si reca nei suoi uffici, riferendo inoltre di avere anticipato la completa apertura degli stessi: in precedenza si era parlato del 4 ottobre ma ora è il 7 settembre la data indicata per il ritorno di vari dipendenti in azienda. Alcuni dipendenti statunitensi che lavorano a Redmond (Washington) sono già da qualche tempo rientrati part-time.
Funzionari dell’azienda hanno fatto sapere che Microsoft ha previsto alloggi per i dipendenti che, per motivi di salute o altre ragioni (es. motivazioni religiose) non possono essere vaccinati. I caregiver di pazienti immunodepressi o genitori di bambini troppo piccoli per ricevere un vaccino potranno continuare a lavorare da casa fino a gennaio 2022.
LinkedIn, l’azienda controllata da Microsoft, ha fatto recentemente sapere che i dipendenti continueranno a lavorare da remoto a tempo indeterminato.
Microsoft ha riferito ancora di stare valutando a livello locale e per ogni regione geografica, nazione o stato le policy da adottare.
Numerose aziende del mondo IT e non solo stanno valutando la vaccinazione obbligatoria per i dipendenti che altrimenti saranno costretti a sottoporsi a test regolari e rispettare il distanziamento sociale. Negli USA in varie aziende è sempre e comunque richiesto di indossare la mascherina e non mancano restrizioni sulla maggior parte dei viaggi. Il vaccino obbligatorio per i dipendenti riflette la crescente preoccupazione per la diffusione della variante Delta, considerata pericolosa per bambini, anziani e immunodepressi.
Anche Apple sta valutando l’obbligo vaccinale per il rientro dei dipendenti nel quartier generale. Cupertino avbrebbe inviato una lettera ai dipendenti per incoraggiare il personale a vaccinarsi. Non c’è, almeno al momento nessun obbligo ma Cupertino ha consiglaito ai dipendenti di parlare con il proprio medico e decidere ciò che è giusto per loro.
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