Microsoft licenzia 7800 persone, la maggior parte nella divisione ex Nokia che si occupa si smartphone.
Un nuovo annuncio Microsoft di oggi spiega che saranno tagliate fuori altre 7800 persone, ancora una volta in gran parte ex dipendenti frutto dell’acquisizione della divisione Devices and Services di Nokia. “L’annuncio di oggi” si legge in un comunicato, “fa seguito alle recenti mosse di Microsoft per meglio allinearsi alle priorità aziendali, che hanno visto anche cambiamenti tra i dirigenti, i gruppi di ingegneri, piani per trasferire la divisione imagery della società a Uber, e cambiamenti del business del display advertising“. Qualche settimana addietro il CEO Satya Nadella aveva annunciato che sarebbe stato necessario “fare scelte difficili in aree dove le cose non stanno funzionando”.
Microsoft continua a recidere rami secchi e ancora una volta in pericolo è la divisione mobile. L’ultima riorganizzazione del gruppo ha costretto l’ex CEO di Nokia, Stephen Elop, a uscire dall’azienda. In precedenza, la scorsa estate, Satya Nadella aveva annunciato il taglio di 18.000 posti di lavoro, la maggiorparte dei quali nella divisione che si occupava di cellulari, comparto rilevato lo scorso anno per 7,2 miliardi da Nokia.
I nuovi licenziamenti arrivano alla vigilia della consegna ufficiale di Windows 10 (prevista per il 29 luglio), con Microsoft impegnata a presentare il nuovo sistema come multipiattaforma, adatto per computer desktop, portatili, convertibili, smartphone e tablet. Nel settore smartphone in particolare l’azienda di Redmond non riesce da anni a guadagnare quote di mercato (con l’eccezione di alcuni paesi) e vanta un market share da tempo troppo debole rispetto a iOS e Android. Proiezioni per il 2019 di IDC stimano per Windows Mobile un market share del 5,4% contro il 14,2% di iOS e il 79% di Android. Microsoft continuerà sicuramente a breve a lottare ma deve valutare se vale la pena farlo, soprattutto con i dispositivi entry level sui quali i margini di guadagno sono a dir poco modesti.