Microsoft continua le sue ricerche nel settore del cloud e starebbe sviluppando un servizio di virtualizzazione desktop pay-per-use denominato “Mohoro” che potremmo vedere nel 2014. Lo riferisce la sempre ben informata Mary Jo Foley di ZDNet e questo non sarebbe altro che la risposta di Azure al Remote Desktop ospitato però su un servizio in hosting.
Pensato per società che hanno la necessità di usare think client avviare applicazioni legacy su nuovi PC, con pochi click dovrebbe essere possibile distribuire applicazioni e sfruttare Intune per la gestione integrata di PC e dispositivi mobile (Windows RT, Windows 8, iOS e Android).
Al momento sulla piattaforma Azure non è possibile eseguire client Windows in base ai termini di licenza ma Microsoft potrebbe ovviamente cambiare le regole. Tra i vantaggi di una simile soluzione: il mancato obbligo di usare computer potenti per usare applicazioni di vario tipo, la possibilità di centralizzare gli aggiornamenti, la riduzione dei costi. Tra gli svantaggi: la gestione della privacy nelle mani di un solo referente.
[A cura di Mauro Notarianni]