Ci sono relatori nelle conferenze tecnologiche che sanno catturare l’attenzione del pubblico con mirabolanti dimostrazioni di nuovi prodotti hardware e software e altri che possono raccontarti di idee semplici e geniali con gestualità da showman e battute istrioniche.
E’ il caso di Amir Netz, responsabile Business Intelligence, che ha preso il posto sul palco di Satya Nadella a qualche minuto della fine del discorso del CEO di Microsoft all’evento Future Decoded di Roma con due interessanti digressioni su come il Cloud, Azure e il concetto di Business Intelligence secondo Microsoft possono interessare la nostra vita e quella delle… mucche!
La prima parte della comunicazione ha messo in luce le qualità di Cortana Analitycs e di Azure nel gestire e analizzare i dati delle spese di viaggio dell’universo Microsoft con picchi assoluti di umorismo che riguardavano il costo per miglia di un dirigente dell’azienda un’ po’ sprecone individuato dal sistema a noleggiare un elicottero per andare da Nizza al principato di Monaco: “30 km circa che avrebbe potuto fare a piedi”, “Quando Nadella scopre il nome di questo signore mi sa che davvero smette di viaggiare con Microsoft…”
E’ stato però nella parte che riguardava la “Connected Cow”, la mucca connessa, che Amir Netz ha raggiunto l’apice della capacità di portare il pubblico a conoscenza di una soluzione tecnologica attraverso la risata.
La storia parte dal Giappone dove un allevatore si è chiesto se fosse possibile in qualche modo aumentare la percentuale di successo nella inseminazione artificiale delle mucche portandola dal 39 al 67% con un ovvio aumento delle reddittività del proprio business (forse non lo sapete ma il seme di toro è costosissimo e quando una inseminazione non va a buon termine si è perso tempo e denaro).
Il trucco sta nel capire quando l’estro delle mucca, il periodo il cui in bovino è più prosaicamente “in calore”, raggiunge il suo apice ed intervenire in quel momento con l’inseminazione. Purtroppo l’orario dell’apice dell’estro è tra le 10 di sera e le 6 del mattino e, fa osservare il relatore, probabilmente l’allevatore in quelle ore è impegnato proprio a fare dell’altro… (risata del pubblico da scuotere l’auditorium).
L’allevatore ha chiesto aiuto a Fujitsu e alla tecnologia Microsoft Azure per creare una rete di monitoraggio delle mucche che interpretasse l’apice dell’estro attraverso una… smart band!
In realtà si tratta più propriamente di un pedometro in grado di connettersi ad una rete wireless che copre tutto l’allevamento. Il trucco infatti sta infatti nel conoscere l’abitudine della mucca ad agitarsi prima dell’apice dell’estro: la mucca connessa infatti comincia a camminare, correre con un passo ad una frequenza molto più alta del normale e questo viene rilevato dalla fascia posizionata sulla zampa anteriore e trasmessa al sistema centralizzato. Ovviamente Netz ha imitato la mucca “agitata” tra le risate del pubblico
In questo modo l’allevatore sa esattamente quale delle sue mucche è pronta per essere inseminata, 16 ore dopo, e compie l’operazione con una altissima probabilità di successo perchè conosce l’esatto orario di inizio dell’estro e può persino influenzare il sesso del nascituro: da diversi studi si è rilevato che l’inseminazione nella prima fascia oraria a valle dell’orario ottimale porta alla nascita di più vitelline mentre la seconda fascia oraria produce più vitellini.
Insomma Business Intelligence e cloud che lavorano insieme perchè si sfruttano tecnologie di analisi dei dati e di comunicazione per raggiungere un obiettivo che alla fine porta una migliore produttività nel settore dell’allevamento e alla fine (anche se alla singola mucca connessa e ai vegetariani può importare poco) una più alta disponibilità di bovini per l’umanità.