Microsoft ha comunicato i risultati finanziari del suo primo trimestre fiscale 2020, registrando ricavi per 33,1 miliardi di dollari e un utile netto di 10,7 miliardi di dollari e un utile per azione di 1,38$ (rispetto ai 29,1 miliardi di dollari di ricavi, 8,8 miliardi di dollari di utile netto e 1,14$ di utile per azione del primo trimestre fiscale 2019). Tutti e tre i gruppi operativi dell’azienda evidenziando dati in crescita anno su anno.
Gli analisti si aspettavano ricavi per 32,2 miliardi di dollari e n utile trimestrale per azione diluita di 1,24$. Le aspettative sono state dunque superate e Microsoft ha restituito agli azionisti 7,9 miliardi di dollari tramite riacquisti sul mercato libero di azioni e dividendi equivalenti.
“Le aziende leader nel mondo scelgono il nostro cloud per la creazione delle loro funzionalità digitali”, ha dichiarato il CEO di Microsoft Satya Nadella. “Stiamo accelerando il processo di innovazione in tutto lo stack tecnologico per fornire nuovo valore per i clienti, e investendo in grandi e crescenti mercati con ampie opportunità”.
In dettaglio a spingere i ricavi sono stati ancora una volta cloud e Office. Nel trimestre in esame non erano stati presentati nuovi prodotti Surface e quindi le vendite sono diminuite del 4%; i dati dovrebbero cambiare nel prossimo trimestre giacché da poco sono arrivati nuovi dispositivi, inclusi i Surface Pro 7, i Surface Laptop 3 e le Surface Earbuds, in tempo per le festività natalizie.
Microsoft è riuscita a monetizzare l’acquisizione di LinkedIn, con una crescita a doppia cifra per più trimestri. Office continua a essere una miniera d’oro grazie anche al perno degli abbonamenti Office 365 che sembrano piacere.
$MSFT Azure revenue growth
– Q1 2018: 90%
– Q2 2018: 98%
– Q3 2018: 93%
– Q4 2018: 89%
– Q1 2019: 76%
– Q2 2019: 76%
– Q3 2019: 73%
– Q4 2019: 64%
– Q1 2020: 59%https://t.co/TrYXlIpU0u— Emil Protalinski (@EPro) October 23, 2019
Prodotti server e i servizi cloud sono aumentati del 30% anno su anno, con le entrate di Azure in crescita del 59%. Quest’ultimo dato evidenzia ad ogni modo un rallentamento, rispetto ai trimestri passati, un segnale che Microsoft dovrebbe interpretare, frutto anche del fiato sul collo di Amazon AWS.
Le entrate nel settore gaming per il Q12020 sono diminuite del 7% e per il calo nel settore non pro l’azienda punta il dito contro le offerte a basso costo di rivali.