Microsoft continua a sperimentare le possibilità d’uso del suo visore per realtà aumentata HoloLens. Recentemente l’Interactive 3D Technologies (I3D) team ha presentato una nuova tecnologia denominata Holoportation che, come il nome lascia intuire, consente a persone presente in due luoghi diversi (anche a chilometri di distanza) di essere virtualmente l’una vicina all’altra. Il sistema consente non solo di parlare l’uno con l’altro ma anche in qualche modo di interagire.
Alex Kipman, alla guida del progetto HoloLens di Microsoft, ha mostrato la soluzione alla conferenza TED, che si è tenuta a Vancouver (Canada) lo scorso mese. Jeff Norris, scienziato della Nasa, ha raggiunto virtualmente il suo interlocutore sul palco con l’aiuto di una macchina fotografica specializzata e discusso delle potenzialità della tecnologia in questione anche nell’ambito scientifico.
Il sistema ha ancora molti limiti (es. l’utente è in grado di vedere il proprio interlocutore solo attraverso una finestra rettangolare posta al centro della visiera), è costoso (richiede speciali telecamere collegate collegate a loro volta a meccanismi con grandi capacità di calcolo per ricreare in tempo reale le figure o meglio, i modelli 3D) ma in futuro, chissà, il suo uso potrebbe diventare semplice come oggi lo è fare una telefonata o una videochiamata…. salvo che non sia ancora una volta l’ennesima tecnologia che stupisce, ma rimane ancora una volta confinata nei laboratori…