Microsoft ha ideato una tecnologia denominata Autocharge, una lampada in grado di identificare uno smartphone e ricaricarlo inviando un fascio di luce. Il meccanismo è un’alternativa ad altri metodi di ricarica wireless; il prototipo mostrato da ricercatori della sede di Pechino può essere installato a soffitto e prevede due fasi: una prima modalità identifica (grazie a una fotocamera) la presenza di oggetti simili a smartphone, in fase di ricarica è sfruttata invece una torcia UltraFire CREE XM-L T7 Focusing LED ad alta potenza.
La lampada può essere sincronizzata via Bluetooth o tramite un LED sui dispositivi per scambiare informazioni sullo stato della ricarica. Il sistema continua a caricare finché identifica come non completamente carica la batteria; quest’ultima sfrutta per la ricarica un piccolo pannello fotovoltaico installato sul dispositivo o, in alternativa, una pellicola ad hoc. Il sistema si spegne automaticamente se l’utente sposta il dispositivo fuori dal suo raggio di azione e ricomincia velocemente (meno di un secondo) non appena rientra nel suo campo visivo.
Il meccanismo di ricarica utilizzato è più sicuro dell’energia solare poiché genera meno calore, e sarebbe anche più sicura per il corpo umano rispetto alle radiazioni elettromagnetiche sfruttate in altre tecnologie di ricarica wireless. La velocità di caricamento dovrebbe essere in linea con quella consentita dai tradizionali caricabatteria a cavo.
Gli unici dubbi riguardano l’ingombro della lampada; se il sistema si dovesse diffondere, non è escludere la presenza di lampade ad hoc in alberghi o l’integrazione in mobili per la casa. Non è a ogni modo chiaro se e quando la tecnologia verrà commercializzata.