Microsoft ha aggiornato i requisiti minimi per Windows 11. In precedenza indicava questi requisiti: processore 1 gigahertz (GHz) con 2 o più core su u n processore a 64 bit compatibile o System on a Chip (SoC), 4GB di RAM, scheda video compatibile con DirectX 12 / WDDM 2.x, Trusted Platform Module (TPM) versione 2.0.
Microsoft ha aggiornato l’elenco delle CPU supportate, includendo alcuni Intel Core di settima generazione (serie X) e alcuni Xeon serie W. Windows 11 supporta anche il processore Intel Core i7-7820HQ, ma solo per dispositivi con driver basati sul design DCH (Declarative, Componentized, Hardware Support Apps), come il Surface Studio 2 (quest’ultimo era incredibilmente rimasto fuori).
Rimangono sempre fuori i processori AMD basati sull’architettura Zen 1. Nei prossimi giorni, la casa di Redmond ha fatto sapere che verrà rilasciata una nuova versione del tool “PC Health Check” (Controllo integrità PC) con il quale è possibile verificare se il proprio PC è compatibile o no con il futuro sistema; Microsoft ha anche modificato i messaggi visualizzati di questo strumento indicando meglio i motivi dell’eventuale incompatibilità.
Per i computer non compatibili è sempre possibile sfruttare Windows 10, il cui supporto continuerà fino al 14 ottobre 2025. Su Mac (con CPU Intel o M1) sarà possibile installare Windows 11 in una VM con Parallels Desktop 17, software di virtualizzazione che supporta già macOS Monterey come sistema operativo (SO) host e guest ed è ottimizzato per Windows 11.
Windows 11 sarà disponibile sui nuovi PC e attraverso un aggiornamento gratuito per i PC Windows 10 idonei entro la fine di quest’anno. I PC con Windows 11 preinstallato saranno disponibili nel corso dell’anno.