Google e Microsoft si sono accordate chiudendo una battaglia che si trascinava da anni su alcuni brevetti relativi a tecnologie di comunicazione e video, mettendo fine a citazioni che erano state presentate negli Stati Uniti e in Germania.
I termini finanziari non sono stati resi noti ma le due società hanno rilasciato una dichiarazione congiunta confermando il raggiungimento di un accordo e il termine di una battaglia per la violazione di brevetti che risaliva al 2010.
“Microsoft e Google” si legge nella dichiarazione, “sono lieti di annunciare un accordo sulle questioni relative ai brevetti. Come parte dell’accordo, le due società rigetteranno tutte le controversie in corso concernenti violazioni brevettuali, inclusi i procedimenti in corso riguardanti Motorola Mobility”. “Separatamente, Google e Microsoft hanno convenuto di collaborare su alcuni aspetti della materia brevettuale e anticipano che in futuro lavoreranno insieme in altre aree affinché gli utenti ne possano beneficiare”.
Nel 2010 Microsoft aveva citato Google per Android, in quanto titolare di alcuni brevetti usati in questo sistema operativo e chiedendo il pagamento di royalty. In uno dei casi era stata citata espressamente Motorola (dal 2011 passata a Google) per l’uso di tecnologie brevettate relative al WiFi e alla compressione video. A gennaio dello scorso anno Google ha ceduto il 95% di Motorola Mobility a Lenovo ma nella vendita ha mantenuto un gruppo di brevetti tecnici come parte dell’accordo.
Motorola/Google contestava l’uso di alcuni brevetti affermando che questi dovevano essere rilasciati secondo termini FRAND (fair, reasonable, and non-discriminatory, equi, ragionevoli e non discriminatori). Un giudice nel 2013 aveva dato ragione a Microsoft, condannano la controparte al pagamento di 14.5 milioni di dollari. Motorola era stata sconfitta lo stesso anno anche in un diverso procedimento con Apple, sempre per abuso di diritti brevettuali.