Dopo la reintroduzione del pulsante Start in Windows 8.1 Microsoft fa ancora una volta marcia indietro, questa volta nel campo delle console. Contrariamente a quanto annunciato durante l’E3 di Los Angeles la console di prossima generazione Xbox One non effettuerà un controllo via Internet con i server di Redmond ogni 24 ore e soprattutto funzionerà senza problemi con i videogiochi usati.
Ricordiamo che entrambe le funzioni ora cancellate erano state accolte con una ondata di preoccupazione e lamentele da parte non solo degli utenti ma anche di giganti della distribuzione dei videogiochi, tra cui Gamestop. La celebre catena mondiale di negozi di videogames prevedeva un drastico calo del proprio business impostato sulla compravendita dei videogiochi usati, pratica comune in tutto il mondo e nata spontaneamente per fronteggiare l’elevato prezzo di acquisto dei nuovi titoli per console. Per le stesse ragioni gli utenti temevano la fine di una delle pochissime soluzioni disponibili per recuperare parte della somma spesa per l’acquisto in un gioco per poter acquistare un nuovo titolo, oppure per accedere direttamente al mercato dei titoli usati proposti con sensibili sconti sul nuovo.
Microsoft ha dichiarato che il cambio di rotta non avrebbe potuto essere annunciato prima o durante l’E3 e che era necessario attendere la chiusura completa dei lavori della manifestazione dedicata ai videogames prima di poter rivedere le proprie policy circa la verifica via Internet e sui videogiochi usati. Come per il pulsante Start di Windows, reintrodotto dopo le critiche provenienti da utenti e addetti ai lavori, anche la marcia indietro su Xbox One sembra sia stata accolta a furor di popolo. I più sospettosi invece ritengono che la svolta di Microsoft per Xbox One sia sopravvenuta solo dopo aver constatato non solo l’ira degli utenti ma anche la posizione di Sony per la nuova Playstation 4. Oltre ad essere proposta a un prezzo di 100 dollari inferiore rispetto alla Xbox One, la prossima generazione di Playstation infatti è stata presentata all’E3 come assolutamente compatibile con i videogiochi usati. Forse anche in questo caso Microsoft ha scelto il male minore.