Microsoft, IBM, la FAO e il Governo italiano hanno firmato oggi la Call for an AI Ethics, documento nato per sostenere un approccio etico all’Intelligenza Artificiale e promuovere tra organizzazioni, governi e istituzioni un senso di responsabilità condivisa con l’obiettivo di garantire un futuro in cui l’innovazione digitale e il progresso tecnologico siano al servizio del genio e della creatività umana e non la loro graduale sostituzione.
I primi firmatari della Call affermano di volere lavorare insieme con il desiderio in questo contesto e a livello nazionale e internazionale, di promuovere una “algor-etica”, ovvero lo sviluppo e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale secondo i seguenti principi, fondamentali di una buona innovazione:
- Trasparenza, in linea di principio i sistemi di intelligenza artificiale devono essere comprensibili;
- Inclusione, devono essere prese in considerazione le esigenze di tutti gli esseri umani in modo che tutti possano beneficiare e che a tutti gli individui possano essere offerte le migliori condizioni possibili per esprimersi e svilupparsi;
- Responsabilità: coloro che progettano e implementano soluzioni di intelligenza artificiale devono procedere con responsabilità e trasparenza;
- Imparzialità: non creare o agire secondo il pregiudizio, salvaguardando così l’equità e la dignità umana;
- Affidabilità: i sistemi di intelligenza artificiale devono essere in grado di funzionare in modo affidabile;
- Sicurezza e privacy: i sistemi di intelligenza artificiale devono funzionare in modo sicuro e rispettare la privacy degli utenti.
Primi firmatari: mons.Vvincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita (sponsor dell’iniziativa); Brad Smith, Presidente Microsoft; John Kelly III, Vice Presidente Esecutivo IBM, Dong yuqu, Direttore Generale della Fao, Il Ministro Paola Pisano per il Governo italiano. All’appuntamento della mattina ha partecipato il Davide sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, che ha portato il suo saluto.
l Vice Prewidente di IBM,John Kelly III ha commentato che “L’intelligenza artificiale è una tecnologia incredibilmente promettente che può aiutarci a rendere il mondo più smart, più sano e più prospero. A patto che, fin dall’inizio, sia sviluppata secondo interessi e valori umani. La Call for AI Ethics di Roma ci ricorda che dobbiamo pensare con attenzione alle esigenze di chi beneficerà dell’IA e investire significativamente sulle competenze necessarie. La società avrà più fiducia nell’IA quando ciascuno potrà vedere che il suo sviluppo è basato su principi etici e che le aziende che se ne occupano stanno affrontando direttamente tutte le questioni legate alla fiducia e alla responsabilità”.
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