Gli azionisti di Microsoft hanno costretto il gigante della tecnologia a redigere un rapporto annuale per descrivere in dettaglio come l’azienda gestisce i casi di molestie sessuali all’interno dell’azienda. Durante la recente riunione degli azionisti, gli investitori hanno votato a favore dell’approvazione di una proposta che richiede questo tipo di relazione annuale. La proposta è stata approvata, nonostante la raccomandazione della società di votare contro.
Secondo il Wall Street Journal, Microsoft ha pianificato di rivelare come implementa le politiche di molestie sessuali e discriminazione di genere anche prima che il voto avesse luogo. Tuttavia, la società non ha voluto rivelare indagini indipendenti sui suoi dirigenti, inclusa l’indagine su Bill Gates. Una delle richieste chiave della proposta è la divulgazione delle indagini a livello esecutivo.
In seguito alla notizia che Bill e Melinda Gates stavano divorziando, sono stati diramati rapporti che accusavano il primo di comportamenti discutibili. Il co-fondatore di Microsoft avrebbe perseguito le donne che lavoravano per lui presso il gigante della tecnologia e la Fondazione Bill e Melinda Gates. Nel 2019, il consiglio di amministrazione di Microsoft ha aperto un’indagine.
La maggiore trasparenza sulle molestie sessuali in azienda è stata proposta dal fornitore di servizi finanziari Arjuna Capital. Natasha Lamb, portfolio manager di Arjuna, ha dichiarato durante l’incontro che l’investitore è “preoccupato per la presunta cultura continua di Microsoft delle molestie sessuali sul posto di lavoro e per la sua storia di precedenti impegni non mantenuti per risolverla”.
Arjuna ha affermato che i rapporti sull’indagine sulla vicenda e sul comportamento di Gates emersi all’inizio dell’anno “mettono in dubbio se Microsoft stesse mantenendo e proteggendo una cultura delle molestie sessuali, soprattutto vedendo come Bill Gates fosse protetto su questo problema dal consiglio”. Nonostante la società abbia sconsigliato di votare a favore della proposta, gli invesitori hanno deciso favorevolmente, costringendo così Microsoft ad adottare misure per rispettarla.
Il presidente dell’azienda Brad Smith ha affermato che Microsoft coinvolgerà una terza parte per valutare le sue indagini e condividerà ciò che contengono tali valutazioni. Ha anche dato un assaggio di cosa includerebbero i rapporti annuali: a quanto pare, il gigante della tecnologia ha ricevuto 51 reclami da parte dei dipendenti nell’anno fiscale conclusosi a giugno, con il 47 percento di questi rivelatosi motivato. L’anno prima aveva ricevuto 142 denunce.
Ricordiamo che da giugno di quest’anno Satya Nadella è anche presidente di Microsoft oltre che CEO.