Nuova multa in Europa per Microsoft. Ad anticipare la sanzione che dovrebbe essere ufficializzata domani è il solitamente molto ben informato New York Times che cita fonti vicine alla Commissione.
Le ragioni della sanzione, che potrebbe essere molto pesante, sarebbe il mancato rispetto delle imposizioni giunte al termine del ben noto procedimento che aveva ritenuto Redmond responsabile di concorrenza sleale e di abuso di posizione dominante nel campo dei browser e imposto l’obbligo di offrire all’utente finale una finestra con la quale scegliere il navigatore preferito al termine del processo di installazione di Windows.
La vicenda ha preso le mosse qualche tempo fa, quando l’UE aveva notato che in diversi casi lo schermo per la scelta del browser non veniva presentato. Microsoft aveva avanzato ragioni di tipo tecnico per questa problematica, promettendo di fare fronte ad essa rapidamente. Almunia, a capo dell’antitrust, aveva valutato in diversi milioni gli utenti Windows che in conseguenza del “problema” si erano trovato installato Internet Explorer come browser senza avere avuto la possibilità di sceglierne un altro all’atto dell’installazione. Mozilla è stata anche più precisa, stimando in 8,8 milioni i mancati download di Firefox e in 16 mesi il tempo durante il quale Microsoft ha avuto la “problematica di tipo tecnico” che le avrebbe impedito di corrispondere alle imposizioni dell’Unione.
Dal punto di vista teorico, l’UE potrebbe sanzionare Microsoft con una multa pari al 10% del suo fatturato, una cifra enorme che sarebbe pari a 7 miliardi di dollari, circa 5,3 miliardi di euro. Microsoft, lo ricordiamo, ha già pagato 1,7 miliardi di euro in multe nel corso della lunga serie di controversie con gli organismi antitrust europei.