Le nuove linee guida dell’App Store da poco annunciate da Apple, a Microsoft non piacciono. L’azienda di Redmond critica ancora una volta il modo con cui Apple gestisce il proprio negozio di applicazioni, questa volta definendola «Una brutta esperienza per i clienti». Tutto è partito quando, a inizio agosto, Microsoft lamentava l’impossibilità di portare il servizio di videogiochi in streaming xCloud su iPhone e iPad per via del regolamento “troppo restrittivo e imparziale”.
Linee guida che, come abbiamo scritto poc’anzi, sono state appena cambiate da Apple per far sì che servizi di questo tipo possano finalmente approdare sull’App Store. Ma a queste regole, Microsoft non ci vuole stare. Anche perché – dice – sono le stesse di prima. Apple infatti vuole continuare a poter revisionare ogni aggiornamento dei singoli videogiochi che, di fatto, devono aderire interamente al regolamento. Gli sviluppatori devono cioè fornire anche metadati appropriati per la ricerca e, soprattutto, usare il sistema di acquisti in-app previsto per poter sbloccare nuove funzionalità.
Secondo Microsoft questo sistema manterrebbe appunto una brutta esperienza per i clienti perché viene ancora applicato un regolamento troppo rigido per questa categoria di applicazioni e che, di fatto, rende ancora poco pratico il lancio del proprio servizio sulla piattaforma. Apple infatti non accetta pienamente le applicazioni in streaming perché pretende che possano comunque essere scaricate sul dispositivo, probabilmente per evitare che una connessione ballerina possa offrire un’esperienza di gioco non idonea per i propri clienti.
Se Microsoft decidesse di accettare queste nuove condizioni dovrebbe comunque pubblicare su App Store oltre 100 videogiochi e, ogni volta che ne aggiorna uno, dovrebbe passare per il sistema di revisione di Apple, che ha i suoi tempi e le sue condizioni. Per altro questi giochi dovrebbero anche essere adattati per poter convivere su App Store, facendo sì che i pagamenti passino attraverso il negozio e che quindi Apple ne trattenga il 30% come previsto dalla commissione.
Lo scopo principale di xCloud è rendere l’esperienza di gioco facile e intuitiva come quella di qualsiasi altro servizio in streaming di musica o film, ma le regole di Apple – spiega Microsoft – impedirebbe proprio questo «I giocatori voglio entrare direttamente in un gioco dal loro catalogo proprio come fanno con film e canzoni. Non vogliono essere costretti a scaricare più di 100 app per giocare ai singoli giochi che si trovano sulla nuvola. Ci impegniamo a mettere i giocatori al centro di tutto ciò che facciamo ed offrire una grande esperienza, per noi, è fondamentale».
La piattaforma xCloud arriverà su Android la prossima settimana, ma a questo punto sembra molto improbabile che ciò possa avvenire su App Store. Almeno per il momento.