Nel 2000 Palm Computing fu divisa in due: Palm Inc (produttore di telefoni) e PalmSource (sviluppatore di Palm OS). Cinque anni più tardi i giapponesi di Access ottennero il controllo di PalmSource e con essa il portfolio brevetti. Microsoft ha ora siglato un accordo di licenza che comprende l’accesso ai brevetti di Acacia Research e Access, la società del Sol Levante che acquistò PalmSource, nota per aver sviluppato il browser che si trova nella PSP e nella PS3.
Alcuni dei brevetti per i quali Microsoft ha chiesto la licenza sono al centro di varie controversie tra Acacia Research e Apple, RIM, Samsung, Motorola e altri. La società giapponese possiede più di 150 brevetti nel campo della telefonia mobile alcuni co-siglati insieme con università e altre aziende.
David Kaefer, responsabile delle proprietà intellettuali in Microsoft, ha dichiarato che “concentrandosi su accordi di licenza efficaci (Microsoft, NDR) è in grado di fornire ai propri partner e i clienti la massima tranquillità”. La società di Redmond continua a usare un approccio passivo-aggressivo: rassicura i propri partner e allo stesso tempo scredita gli avversari.
E’ interesse di Microsoft vincere con tutti i metodi possibili la battaglia contro Android. Il sistema operativo di Google è, in effetti debole dal punto di vista delle proprietà intellettuali; Microsoft, al contrario, sta facendo di tutto per blindare la sua posizione. Per Paul Ryan, CEO di Acacia, questi brevetti sono “fondamentali” nel campo degli smartphone e coprono ad esempio la sincronizzazione di e-mail, caratterizza fondamentale in tutti i cellulari di ultima generazione.
[A cura di Mauro Notarianni]