Microsoft mette la freccia nella corsa all’intelligenza artificiale, superando tutti i rivali in questo campo nell’acquisizione dei preziosi chip “Hopper” di Nvidia. Secondo le stime di Modia, segnalata da Financial Times, si scopre che il colosso di Redmond, il più grande finanziatore di OpenAI, ha acquistato 485.000 di questi chip nel 2024, più del doppio rispetto al suo principale concorrente negli Stati Uniti, Meta.
Con l’infrastruttura AI al centro della competizione tecnologica, l’ordinativo monstre di chip Nvidia da parte di Microsoft sottolinea l’ambizione del colosso di mantenere un vantaggio nel settore.
I processori grafici avanzati di Nvidia, fondamentali per alimentare i sistemi di intelligenza artificiale, vedono spesso una domanda che supera l’offerta. L’accumulo di questi chip garantirà a Microsoft un vantaggio cruciale.
Nel 2023, mentre Nvidia intensificava la produzione dei chip Hopper in risposta al successo virale di ChatGPT, Microsoft ha triplicato i suoi ordini dei processori per l’intelligenza artificiale.
Questa lungimiranza strategica ha posizionato l’azienda in modo favorevole rispetto a giganti come Google e Amazon, anch’essi impegnati nella corsa alla leadership nel settore dell’intelligenza artificiale.
La corsa all’AI
Quest’anno, mentre le principali aziende tecnologiche globali hanno investito miliardi nella costruzione di data center dotati dei più recenti chip Nvidia, Microsoft si è affermata come una forza dominante.
Questi investimenti significativi si riflettono nei suoi progetti di sviluppo, come l’infrastruttura cloud Azure, che OpenAI utilizza per addestrare i suoi modelli più avanzati. La competizione è feroce, con altri attori di rilievo come xAI di Elon Musk e colossi cinesi come ByteDance e Tencent che stanno entrando in gioco.
L’investimento di Microsoft avrà certamente contribuito ad incrementare il valore di mercato di Nvidia, che ha raggiunto l’incredibile cifra di 3 trilioni di dollari quest’anno, spinto dalla frenetica corsa delle grandi aziende tecnologiche ad accaparrarsi le sue GPU.
Tuttavia Nvidia deve affrontare nuove sfide, tra cui un rallentamento della crescita, la crescente competizione dei chip AI sviluppati internamente dai suoi stessi clienti e le possibili restrizioni commerciali con la Cina a causa delle politiche governative statunitensi.
Ad ogni modo, è chiaro che Microsoft si prepara a fronteggiare concorrenti sempre più agguerriti, ma resta da vedere se le mosse compiute sino ad oggi saranno sufficienti a garantire il suo primato in questo panorama tecnologico in rapida evoluzione.
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