Gli smartphone Android a doppio schermo di Microsoft non hanno avuto molto successo, per usare un eufemismo, tanto che adesso ci sono suggerimenti che l’azienda sta pensando di scuotere la sua strategia mobile: c’è chi afferma, infatti, che Microsoft abbia già cancellato il prossimo Surface Duo 3 a doppio schermo, che sarebbe stato previsto per il rilascio alla fine di quest’anno, così da concentrarsi su un vero telefono pieghevole.
Fonti di Windows Central affermano che le specifiche e il nome del nuovo dispositivo non sono noti, ma avrebbe una cerniera a 180 gradi con un display esterno simile al Vivo X Fold.
I presunti addetti ai lavori affermano che Microsoft stia progettando di espandere la sua offerta di telefoni Android. A quanto pare sta “esplorando” altri fattori di forma, tra cui prototipi di smartphone più convenzionali. Un’iniziativa software, “Perfect Together”, fornirebbe anche una più stretta integrazione tra telefoni Surface e Windows, proprio come accade tra iPhone e Mac.
Del resto, le difficoltà che ha attraversato la serie Surface Duo sono ben note. Gli smartphone hanno faticato per rimanere sul mercato per via dei prezzi elevati, software inaffidabile e prestazioni spesso inferiori rispetto alle ultime ammiraglie Android. Mentre il design a doppio schermo ha offerto alcune funzionalità multitasking smart, ha comunque trovato difficoltà per via dei rivali come Galaxy Z Fold di Samsung, ritenuti più potenti e affidabili.
Uno smartphone Surface pieghevole metterebbe Microsoft in concorrenza più diretta con marchi come Samsung e Vivo, ma non c’è alcuna garanzia che riuscirà a distinguersi in un campo in forte crescita: ad ogni modo, voltare pagina rispetto a Duo potrebbe essere un passo importante per Microsoft.
In questi giorni la multinazionale di Windows è in cima alle notizie di tecnologia con le sperimentazioni per integrare in Office gli strumenti di intelligenza artificiale di OpenAI, come ChatGPT. Microsoft sembra intenzionata a investire 10 miliardi di dollari nell’intelligenza artificaile di OpenAI.